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Mattarella all’Onu: «Pace, inclusione, giustizia capisaldi per lo sviluppo sostenibile»

Il Presidente della Repubblica ha aperto a New York la conferenza su nodi cruciali dell’agenda per il futuro denunciando il “proliferare di drammatici conflitti”

di Marco Valsania

(ANSA)

4' di lettura

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha aperto a New York con il proprio saluto la Conferenza delle Nazioni Unite sullo stato di attuazione di uno dei capitoli cruciali dell’agenda per un futuro più giusto e uno sviluppo sostenibile. Sotto i riflettori il cosiddetto Sdg 16, obiettivo 16, dedicato a “Pace, Giustizia e Istituzioni” appunto per il “sustainable development.” E il Presidente ha inaugurato i lavori con un’appello alla crescente urgenza della sfida da raccogliere perchè questa agenda non si areni, in un momento segnato da gravi ostacoli quali il “moltiplicarsi di drammatici conflitti”.

E’ un capitolo, quello riassunto nell’Sdg 16, che vede l’Italia particolarmente impegnata, con le precedenti quattro edizioni della conferenza ospitate a Roma. L’appuntamento del 2024 è stato organizzato dalla Rappresentanza permanente d’Italia presso il Palazzo di Vetro, dal segretariato dell’Onu e dall’Idlo, la International Development Law Organization. Mattarella, al suo arrivo al quartier generale dell’Onu, e’ stato accolto dal capo del Protocollo Beatrix Kania, dal vice Segretario Generale Amina Mohamed e dalla Presidente dell’Ecosoc (UN Economic and Social Council) e dall’ambasciatrice Paula Narvaez. La conferenza Sdg 16 ad alto livello coinvolge in tutto alcune centinaia di partecipanti e una trentina di speakers, con la presenza, oltre che di delegati, di esponenti di governi, organizzazioni globali, accademici e società civile. L’intento dichiarato: esaminare i progressi al cospetto delle tante e serie sfide al disegno di uno sviluppo sostenibile, a cominciare, nelle parole del documento introduttivo alla conferenza, dal “drammatico aumento di conflitti violenti”.

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Mattarella ha invocato ”pace, inclusione, giustizia” quali “capisaldi irrinunciabili per lo sviluppo sostenibile di ogni Paese e di ogni società e mi piace sottolineare come siano principi portanti dell’ordinamento costituzionale italiano”. E ha aggiunto: “Una decisa accelerazione verso il raggiungimento dei nostri obiettivi comuni appare imprescindibile”. Un’accelerazione resa tanto più necessaria per la difficoltà degli ostacoli: “Ci troviamo, purtroppo, in un contesto più complesso di quanto avevamo potuto immaginare in precedenza”, ha sottolineato. “All’intensificarsi degli effetti negativi del cambiamento climatico si aggiunge il proliferare di drammatici conflitti che allontanano dal dare priorità all’agenda stessa”. Gli effetti sono sotto gli occhi di tutti: “Le conseguenze sono disastrose: allo stato attuale solo una modestissima percentuale degli obiettivi dell’Agenda 2030 sarebbe raggiungibile nei tempi dati.Il lavoro che attende questa Conferenza preparatoria sarà prezioso, come avvenuto per le precedenti edizioni di Roma, in particolare in vista del “Summit per il Futuro”, previsto il prossimo settembre”. Agenda 2030 è quella per lo sviluppo sostenibile.

Sui conflitti Mattarella si è soffermato ulteriormente: “Viviamo in un’epoca con il maggior numero di conflitti dalla fine della seconda guerra mondiale che divorano enorme risorse nella corsa agli armamenti, sottraendole allo sviluppo”.Ciò significa che “l’appello alla costruzione delle condizioni necessarie per la pace e per porre fine ai conflitti non potrebbe essere più necessario e urgente”.

Ma non basta. “Fronteggiamo oggi un pericolo ulteriore che mina il rapporto di fiducia con le istituzioni e tra i Paesi, quello della disinformazione”, ha continuato. “E’ di venerdì scorso la Giornata mondiale per la libertà di stampa che ammonisce, ogni anno, sul valore della libertà d’informazione per il mantenimento della democrazia. Temi come l’accesso all’informazione, la libertà di espressione, la tutela della privacy, appartengono, a buon diritto, alle mete incluse nell’Obiettivo 16, oggetto di questa discussione.

La cooperazione mondiale è a sua volta sotto assedio, prova ne sono ancora una volta proprio i conflitti. “Con - e nelle - Nazioni Unite dobbiamo lavorare per ricostituire la fiducia tra le nazioni, rinsaldare la cooperazione internazionale e tessere nuove reti di comprensione e collaborazione”, ha affermato. “È sulla base di questo approccio che l’Italia dispiega la sua azione, con ferma determinazione nel sostenere gli strumenti di dialogo basati su quel principio di multilateralismo che oggi vediamo così drammaticamente messe in discussione dall’aggressione russa all’Ucraina e dalle conseguenze dell’irrisolto conflitto israelo-palestinese”. Ancora. “Non possiamo continuare ad attardarci in relazioni fra Paesi basate su visioni ed eredità ottocentesche, su pulsioni di potenza. A chiedercelo con forza sono i cittadini, i giovani, le donne, che vedono un avvenire ispirato agli obiettivi che l’Agenda 2030 ha delineato”.

La discussione al Palazzo di Vetro è articolata in più momenti di confronto con panel su tematiche scottanti, tra le quali lo stato di diritto e il contrasto a corruzione e crimine organizzato, compreso il traffico e la violenza ai danni dei minori. Su questo fronte l’Italia a marzo ha dato impulso all’adozione di una risoluzione Onu che ha istituito una Giornata internazionale a questo dedicata. Mattarella ha ricordato che “siamo particolarmente onorati, in proposito, di avere proposto e ottenuto l’assenso dell’Assemblea Generale, poco più di un mese fa, su una Risoluzione che, a 24 anni dalla Convenzione di Palermo, ha dichiarato, ricordando la figura di Giovanni Falcone, il 15 novembre di ogni anno “Giornata internazionale per la prevenzione e la lotta contro tutte le forme di criminalità organizzata transnazionale”.

Lo Sdg 16 fa parte dei 17 grandi obiettivi per lo sviluppo sostenibile adottati dall’Onu nel 2015, che hanno l’ambizione di fare i conti con interrogativi epocali: le radici di guerre, abusi dei diritti umani, giustizia, diseguaglianza e povertà, degrado ambientale e cambiamento climatico. Attraverso la “promozione di società pacifiche e inclusive, l’accesso alla giustizia e la costruzione di istituzioni efficaci, responsabili e inclusive a tutti i livelli”. Il percorso ha mete e indicatori su aspetti che vanno dalla protezione dei bambini alla battaglia contro la corruzione e per la trasparenza.

Mattarella in seguito incontra oggi una rappresentanza della comunita’ italiana, ad un pranzo offerto in suo onore al Metropolitan Club. In serata il rientro al Palazzo di Vetro per i colloqui ufficiali e la cena con il Segretario Generale Antonio Guterres. Martedì, nella sua seconda giornata alle Nazioni Unite, vede anche il Presidente dell’Assemblea Generale, Dennis Francis. In mattinata di domani ha poi in programma un ampio discorso davanti all’intera platea delle nazioni dell’organizzazione internazionale dedicato al tema “Italia, Nazioni Unite e multilateralismo per affrontare le sfide comuni”. Sarà preceduto da un intervento di Guterres. A Mattarella l’Onu rende infine omaggio con un ricevimento al quale sono stati invitati tutti gli stati membri e gli osservatori, assieme ad alti funzionari del Palazzo di Vetro.

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