Economia

Ex Ilva: ecco il tetto da record che bloccherà le polveri su Taranto

Il Parco minerali dell'ex Ilva, ora ArcelorMittal Italia è uno dei temi più sensibili dell'impianto siderurgico di Taranto. Accanto alle emissioni in atmosfera dovute alla produzione, infatti, è ritenuto responsabile dell'altro aspetto dell'inquinamento: le polversi che nelle giornate di vento vengono sollevate e sparse sopra la città pugliese. Ora i lavori di copertura del 50% del Parco minerali è stato completato, secondo la tabella di marcia prevista dall'Addendum al contratto di affitto stipulato lo scorso settembre tra AM InvestCo Italy e Ilva in AS (amministrazione straordinaria), che fissava il termine al 30 aprile 2019.
L'attuale struttura – spiegano da ArcelorMittal Italia, composta da tre moduli coperti, dopo essere stata montata è stata anche interamente spostata di 230 metri, in modo da collocarla, in maniera permanente, nella cosiddetta “posizione finale” accanto alla quale, nei prossimi mesi saranno agganciati i restanti tre moduli. Ad oggi, inoltre, è in fase di ultimazione anche il quarto modulo che sarà coperto, sollevato e collegato tra alcuni giorni. “La realizzazione della copertura dei Parchi Primari, ossia il Parco Minerali e il Parco Fossili – spiega l'ad di ArcelorMittal Italia, Matthieu Jehl – è uno degli interventi più importanti richiesti dall'Autorizzazione Integrata Ambientale. Il risultato di oggi è la prova visibile che facciamo sul serio e stiamo rispettando tutti gli impegni presi”.
I lavori di copertura dei Parchi Minerali, affidati per progettazione, fabbricazione e montaggio alla ditta italiana Cimolai, sono iniziati, con la posa della prima pietra, il 1° febbraio 2018 e termineranno entro l'ultimo trimestre del 2019.
Quello che sta realizzando Cimolai per il sito industriale di Taranto è considerato l'edificio più grande d'Europa e uno dei più grandi al mondo : lungo 700 metri, largo 254 e alto 77 metri, per 177mila metri quadrati (più grande c'è soltanto il Century Global Center di Chengdu, in Cina, più corto ma più largo, per complessibi 200mila metri quadrati).
La copertura dei Parchi Primari, una volta completamente realizzata, sarà uno dei progetti ingegneristici ambientali più ambiziosi al mondo e creerà una barriera fisica che eviterà la dispersione delle polveri provenienti dai cumuli dei parchi sulla città, in particolare, sul quartiere Tamburi, soprattutto in occasione dei cosiddetti wind days. La parte di copertura che si sta realizzando più rapidamente è, infatti, quella che si trova maggiormente vicina allo stesso quartiere. PER SAPERNE DI PIÙ:
Febbraio 2018: al via la copertura dei parchi minerali
Così a Taranto nascerà l'edificio più grande d'Europa. Come saranno coperti i «parchi minerali» dell'Ilva

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