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Facebook, Ocasio-Cortez fa a pezzi Zuckerberg

Mark Zuckerberg era pronto a sostenere l’interrogatorio del Congresso Usa a proposito del progetto Libra, la criptomoneta preannunciata dal fondatore di Facebook alcuni mesi fa e che ora, per stessa ammissione di Zuckerberg, «potrebbe anche non funzionare». In realtà il giovane manager miliardario è stato preso di mira per molti altri aspetti “grigi” della sua creatura: dallo scandalo Cambridge Analytica (la controversa società di analisi e consulenza politica, finita nella bufera per violazione della privacy e abuso di dati personali raccolti attraverso il social network Facebook), alla possibilità che il social network venga utilizzato per influenzare le prossime elezioni presidenziali americane del 2020, fino alla volontà o meno di effettuare un sistematico fact-checking. Il momento più difficile per Zuckerberg è stato quando si è trovato sotto il fuoco di fila di domande da parte di Alexandria Ocasio-Cortez (il cui nome viene spesso abbreviato con l’acronimo Aoc), la deputata democratica astro nascente della politica Usa. «Per prendere decisioni su Libra, noi dobbiamo scavare nel comportamento passato di Facebook riguardo al rispetto della democrazia» ha detto Ocasio-Cortez, che ha messo in evidente imbarazzo Zuckerberg, come quando gli ha chiesto quando avesse saputo per la prima volta di Cambridge Analytica o se Facebook avesse intenzione di intervenire con un fact-checking sui contenuti pubblicitari di politici.

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