Economia

Cerulo (Conlegno): miniera verde inutilizzata, importiamo l'80% del legno

Rimini, 11 nov. (askanews) - In Italia c'è una "miniera verde" inutilizzata. E' la legna che continua a crescere nei nostri boschi, ma non viene raccolta. Per soddisfare il fabbisogno annuale siamo costretti a importare l'80% del legname. Serve un cambio di passo per cominciare a sostenere e incentivare le segherie di casa nostra a utilizzare il legno made in Italy. A sostenerlo è Sebastiano Cerulo, segretario generale di Conlegno, consorzio che promuove il patrimonio boschivo e le imprese del settore.

"Il bosco è l'unica materia prima rinnovabile che produce prodotti rinnovabili: quindi se noi gestiamo bene le foreste - abbiamo anche i marchi che ci tutelano, PFC per esempio - noi possiamo produrre in modo continuo, in modo rinnovabile una materia prima che serve per realizzare prodotti e poi accumula anche i CO2. Questo è il futuro - secondo Cerulo -: non ci può essere materiale non solo nel suo riciclo ma anche a monte quando lo produco, se il materiale è rinnovabile allora ho il top".

"L'incremento di legno che cresce in una foresta è di 38 milioni di metri cubi, noi ne utilizziamo 14 milioni di metri cubi, quindi un terzo - ha aggiunto -. Due terzi ogni anno crescono di 20 milioni di metri cubi. Di questi 14 milioni di metri cubi, 12 circa sono legna d'ardere, solo due legna da opera. Quindi abbiamo una miniera verde che noi non utilizziamo. Quindi, lentamente, dobbiamo cominciare a favorire le segherie, che sono l'anello debole assieme alle imprese boschive, a utilizzare sempre più legno italiano. E questo è quello che dobbiamo fare. Abbiamo iniziato con piccole segherie che cominciano all'inizio a segare tronchi dall'Austria alla Svizzera e poi passano al 100% da tronchi italiani. Queste sono piccoli passi ma che stanno già iniziando a esserci. Quindi un buon auspicio per il futuro.

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