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I videogiochi (cinesi) in streaming vanno a Wall Street

di Andrea Biondi

Mercato dei videogiochi e' in crescita, +18,9% nel 2018

3' di lettura

I videogiochi cinesi in streaming sbarcano a Wall Street. La piattaforma cinese di live streaming DouYu, in cui ha investito anche il gigante Tencent che ora ne detiene il 40,1% attraverso la controllata Nectarine Investment, ha depositato una richiesta di sbarco sul Nyse con l’obiettivo di ricavare almeno 500 milioni di dollari. Una domanda, quella presentata alla Sec lunedì, arrivata in contemporanea a quella di un’altra startup cinese: la Luckin Coffee, da molti ribattezzata la Starbucks cinese, che ha depositato alla Sec i documenti necessari per la quotazione a Wall Street, sul Nasdaq con l’obiettivo di recuperare 800 milioni di dollari.

In fondo Luckin Coffee rappresenta al momento l’ostacolo all’attribuzione a DouYu della palma di miglior entrata sul mercato Usa da parte di una società cinese nel 2019, anno in cui, finora, le società cinesi hanno raccolto 271 milioni tramite Ipo negli Stati Uniti. Il record va a Ruhnn Holding Limited, che ha guadagnato 125 milioni di dollari. Tutto questo, non va dimenticato, in un momento di grande tensione fra Usa e Cina. Dal canto suo DouYu, a quanto si legge nel documento presentato alla Sec, si pone all’attenzione degli investitori nella sua veste di «più grande piattaforma di live streaming in Cina, pioniere negli eSports».

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Nel mercato dei videogiochi “competitivi” in streaming la società fa la voce grossa insieme con la connazionale Huya, che pure ha goduto di investimenti da parte di Tencent (per meno di 400 milioni di dollari contro i 632 milioni dati a DouYu) e la cui quotazione, sempre negli Usa, risale al maggio dello scorso anno con 180 milioni di dollari recuperati grazie all’Ipo e le sue azioni sono salite dell’86,5% rispetto ai 12 dollari di maggio.

Ora, con i 500 milioni di dollari posti come target, DouYu punta a investire in «contenuti, ricerca e sviluppo, promozione del marchio» con anche «possibili acquisizioni». A ogni modo c’è di base una quotazione pensata in precedenza a Hong Kong ma per la quale alla fine si è optato per New York – bookrunner sono Morgan Stanley, JP Morgan e Bank of America Merrill Lynch – portando all’Ipo una società leader in un mercato leader a livello mondiale. Secondo iResearch la Cina è il più grande mercato di giochi di streaming live al mondo, con utenti mensili attivi superiori di cinque volte rispetto al mercato statunitense nel 2018. I ricavi dal mercato cinese sono attesi in aumento con un tasso di crescita annuo del 24,7% dal 2018 fino al 2023.

A conti fatti, spiega sempre DouYu nel prospetto inviato alla Sec «è quasi il doppio del tasso di crescita atteso del mercato dello streaming live non incentrato sul gioco». Per quanto riguarda il gioco in streaming hanno rappresentato il 13,8%, il 24,1% e il 28,0% delle entrate totali live streaming nel 2016, 2017 e 2018 in Cina.

La piattaforma «attrae un gran numero di utenti altamente fedeli e coinvolti. Al 31 dicembre 2016, 2017 e 2018, avevamo rispettivamente 98,7 milioni, 182,1 milioni e 253,6 milioni di utenti registrati».

Quanto agli utenti attivi mensilmente, nel primo trimestre 2019 DouYu ne rivendicava 159,2 milioni, in crescita del 25,7% rispetto allo stesso periodo del 2018. Alla fine del quarto trimestre gli stessi utilizzatori erano 153,5 milioni, in crescita rispetto ai 134,4 milioni di un anno prima, a fronte dei 116 milioni di utenti attivi di Huya (saliti rispetto agli 86,7 milioni del quarto trimestre 2017.

Detto questo, DouYu è attualmente un’attività in perdita. Lo scorso anno ha registrato un rosso all’ultima riga del bilancio per 127,4 milioni di dollari, ben oltre i 91,33 milioni registrati l'anno precedente. Una perdita nonostante i ricavi siano saliti del 94% a 531,5 milioni di dollari, spinti anche dagli accordi esclusivi che DouYu ha su 29 fra i maggiori appuntamenti di eSports in Cina: fra cui League of Legends, PlayerUnknown's Battlegrounds o DOTA2.

Certo, quel che emerge anche da tutti questi numeri forniti alla Sec è che il mercato cinese degli eSports rappresenta un terreno di grande competizione, ma con altrettanto grandi margini di miglioramento e crescita. Amazon rappresenta un competitor forte, ma la Cina sui videogiochi interattivi competitivi si sta posizionando con tutto il suo “ecosistema”. Realtà come Tencent, Alibaba e Baidu hanno investito in queste società specializzate nel live-streaming come DouYu o Huya, mais anche Huajiao, Yizhibo, Inke, YY o Momo, per sviluppare i propri servizi di e-commerce o gaming.

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