sessione di bilancio

Dalle auto aziendali al fisco, ecco come cambia la manovra 2020

Molte new entry tra le misure contenute nella legge di bilancio ormai in pista di lancio. E molte le conferme, che hanno quindi resistito al confronto politico interno alla maggioranza sulle priorità. Su tutte, lo stop all'aumento dell'Iva, un obiettivo a cui sono destinati 23 dei 30 miliardi di euro della manovra. Durante il ponte di Ognissanti rush finale per definire il testo del Ddl atteso in commissione Bilancio del Senato da lunedì 4 novembre

di Vittorio Nuti

(ANSA)

7' di lettura

Festività di Ognissanti al lavoro per gli addetti agli uffici legislativi di Palazzo Chigi e dei ministeri,e quello dell'Economia in particolare, impegnati nel rush finale per definire i contenuti della manovra attesa in commissione Bilancio del Senato da lunedì 4 novembre. Molte le novità degli ultimi giorni, come la nuova, controversa tassa sulle auto aziendali.

Il passo indietro del Mef sulle auto aziendali
La norma sulleauto aziendali interviene sulle vetture concesse in uso promiscuo ai dipendenti. Oggi, solo il 30% del valore del fringe benefit concorre alla formazione del reddito mentre a partire dal 2020 la quota passerà al 60%, come la media Ocse (dopo un iniziale 100%: le polemiche hanno indotto il Mef a fare un passo indietro). La quota sarà del 100% solo per le auto superinquinanti, e rimarrà al 30% per le auto ibride ed elettriche. Del tutto esclusi i veicoli utilizzati a fini commerciali.

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Conferma per Industria 4.0
Su Fb il ministro allo Sviluppo economico Stefano Patuanelli (M5S) annuncia poi la riconferma «in ogni suo aspetto, assieme ad altre misure d'incentivazione al tessuto produttivo» per Impresa 4.0, altra misura prevista dalla manovra. Il Governo, scrive il ministro, « deve fare un ulteriore sforzo: rendere triennale Impresa 4.0, per garantire una rivoluzione stabile del mondo delle imprese». A breve ci sarà poi la
convocazione di un «tavolo Transizione 4.0» per «raccogliere le indicazioni del mondo produttivo».

Stop ai "tetti" nelle graduatorie a scorrimento
L'elenco delle modifiche "last minute" comprende poi l'abolizione dei "tetti" per le graduatorie a scorrimento dei concorsi pubblici. Il Governo punta infatti a «definire un orizzonte temporale biennale per le graduatorie approvate a partire dal 2019 nonché il pieno utilizzo degli elenchi».

Nel pacchetto di norme per la Pa promosse dalla ministra per la Pubblica amministrazione Fabiana Dadone anche una norma che prevede dal 2020 l'acquisto o il noleggio di nuove auto almeno per il 50% ibride o elettriche. In arrivo anche un portale per il reclutamento dei pubblici dipendenti (con i dati su bandi ed esiti dei concorsi). Circa 200 milioni di euro saranno invece destinati all'assunzione di 250 nuovi magistrati vincitori di concorsi già banditi e per le relative progressioni di carriera, a partire dal 2020 e fino al 2029.

Pensioni rivalutate e spending sui gettoni di presenza
Contestatissima dai sindacati (che la considerano «una miseria», visto che vale appena pochi euro l'anno) la rivalutazione al 100% delle pensionifino a 4 volte il minimo (quindi fino a 2.029 euro al mese) il minimo. Per le pensioni tra le tre e le quattro volte il minimo la rivalutazione passa dal 97% al 100%. L'ultima bozza in circolazione della manovra, oltre alla proroga di un anno di Ape sociale e Opzione donna, prevede anche la formale nascita della Commissione tecnica per studiare e verificare la possibilità di allargare il bacino dei lavori "gravosi" ai quali garantire uscite pensionistiche anticipate.

Manovra: dalle bottiglie al tetrapak, ecco a chi si applica la plastic tax

Altra novità contenuta nella bozza della manovra in cantiere riguarda la spending review che dal 2020 interesserà anche emolumenti e gettoni di presenza che vanno ai componenti degli organi di amministrazione e controllo pubblici, escluse le società. Previsto anche un nuovo tetto per gli acquisti intermedi di beni e servizi che non potranno superare le spese medie sostenute nel triennio 2016-18 (esclusa la Sanità).

Fondi per il digitale e una nuova Agenzia per la ricerca
In arrivo anche un incremento dei fondi (105 milioni di euro nel 2020-2021, 200 milioni di euro strutturali dal 2021 in poi) per ricerca e innovazione e una nuovaAgenzia nazionale per la ricerca che avrà il compito di monitorare e coordinare le attività di ricerca, di assicurare l'attuazione del Programma nazionale e di selezionare i progetti, privilegiando quelli «aggregati rispetto ad aree di intervento innovative e strategiche».

Stanziati anche 24 milioni di euro nel triennio 2020-2022 destinati al Dipartimento per la trasformazione digitale di Palazzo Chigi per sostenere i processi di innovazione tecnologica e digitalizzazione e l'attuazione dell'Agenda digitale italiana. La manovra stanzia poi risorse aggiuntive per diversi comparti pubblici, dalle Forze di polizia, che avranno più fondi per gli straordinari, alla scuola: dai presidi ai docenti di sostegno, passando per «l'innovazione digitale», e il funzionamento delle scuole «che operano in contesti socio-economici svantaggiati».

Nuovo nome e rifinanziamento per il Fondo rimpatri
Piccolo maquillage per ilFondo rimpatri, ribattezzato "Fondo per interventi straordinari volti a rilanciare il dialogo e la cooperazione con i Paesi d'importanza prioritaria per i movimenti migratori» ed esteso anche «ai Paesi non africani d'importanza prioritaria». La bozza della manovra in via di definizione stanzia per lo stesso fondo 100 milioni di euro per tre anni (30 milioni nel 2020, 30 nel 2021 e 40 nel 2022).

"Cresci al Sud" e strumenti per i medici di base
Nuovo di zecca invece il "Fondo cresci al Sud", per «rafforzare e ampliare il sostegno al tessuto economico-produttivo, la competitività e la crescita dimensionale delle pmi». Avrà una durata di 12 anni e una dotazione iniziale di 150 milioni di euro per il 2020 e 100 nel 2021 (a valere sul Fondo sviluppo e coesione 2014-2020). La gestione sarà affidata alla Banca del Mezzogiorno, con apposita convenzione con Palazzo Chigi.

Sul fronte Sanità la manovra metterà a disposizione dei medici di medicina generale risorse per migliorare la dotazione di strumenti per le diagnosi: in arrivo per questo 235 milioni di euro. Il ministero della Salute, d'intesa con le Regioni, fisserà i parametri per stilare un piano sui fabbisogni e attivare poi i trasferimenti alle Regioni.

Stangata sui diritti consolari e tassa sulle microvincite
Si può parlare di piccola stangata, invece, per il previsto incremento del 20% dei diritti consolari, dalle pubblicazioni di matrimonio alla traduzione in italiano di atti di stato civile, ai visti richiesti all'estero. Raddoppia invece il costo per la domanda di cittadinanza italiana avanzata all'estero, che passa da 300 a 600 euro mentre il visto di lungo soggiorno aumenta da 116 a 130 euro. Nel 2020 debutterà anche un nuovo diritto consolare da 50 euro per il "documento di viaggio provvisorio" da versare agli uffici diplomatici e consolari all'estero 50 euro.

Confermato dal 1 maggio 2020 l'aumento al 15% della tassazione per le vincite sopra i 500 euro alle video lotteries. Dal 1 marzo salirà, sempre al 15%, anche il prelievo sulle vincite sopra i 500 euro per Gratta e Vinci, Superenalotto, lotterie nazionali e WinForLife. Fra le nuove arrivate c'è anche la tassa sulle cartine e sui filtri delle sigarette "fai da te", che nell'ultima bozza del ddl di bilancio è scesa da 0,005 euro a 0,0036 euro il pezzo contenuto in ciascuna confezione.

Stop all'aumento dell'Iva e al superticket sanitario
Molte new entry, dunque, tra le misure contenute nella legge di bilancio 2020 ormai in pista di lancio. E molte le conferme, che hanno quindi resistito al confronto politico interno alla maggioranza sulle priorità. Su tutte, lo stop all'aumento dell'Iva, un obiettivo a cui sono destinati 23 dei 30 miliardi di euro della manovra. Altri punti caratterizzanti del bilancio sono lo stop al superticket sanitario, il taglio del cuneo fiscale e il cashback, che permette a chi paga con carta di vedersi restituire una parte delle spese.

Altre conferme riguardano la plastic tax da un euro al chilo per gli imballaggi e i contenitori, escluse però le sigarette, e la sugar tax sulle bevande. A gennaio scatterà la web tax sulle grandi società che operano on line: il governo stima di recuperare circa 700 milioni di euro all'anno.

Cedolare sugli affitti al 10% e "Bonus facciate"
Consistente anche il pacchetto di norme sulla casa, a partire dalla conferma dell'aliquota al 10% per la cedolare fissa sugli affitti a canone concordato. In un primo momento l'ipotesi su cui aveva lavorato Palazzo Chigi prevedeva un incremento al 12,5%, comunque meno del 15% a cui si sarebbe arrivati a legislazione vigente. Altre conferme attese riguardano il rinnovo dei bonus per le ristrutturazioni e per l'acquisto di mobili.

Novità di rilevo è invece il bonus facciate, ovvero la detrazione al 90%, senza limiti di spesa, per rifare le facciate dei palazzi e dei condomini. Viene poi finanziato il fondo di garanzia per la prima casa e nasce un nuovo fondo da 853 milioni fino al 2033 per la "Rinascita urbana".

Anche Geen bond per finanziare le politiche ambientali
Uno dei capitoli maggiormente promossi dal premier Giuseppe Conte riguarda le politiche ambientali che prevede, tra l'altro, 4,24 miliardi di euro dal 2020 al 2023 per un fondo per «operazioni, anche in partenariato pubblico-privato, finalizzate a realizzare progetti» che abbiano obiettivi come «la decarbonizzazione dell'economia, l'economia circolare, la rigenerazione urbana, il turismo sostenibile». Per finanziare queste iniziative, il governo potrà ricorrere anche all'emissione di Green bond.

Cambiano le detrazioni Irpef
La legge di bilancio interviene anche sulle detrazioni Irpef al 19%: la sforbiciata parte dai redditi oltre 120mila euro l'anno con il graduale abbassamento, fino ad azzerarsi a quota 240mila euro. La riduzione interesserà anche le spese sanitarie, che però continueranno a essere detraibili anche per chi paga in contanti. Per le altre, invece, sarà necessario presentare pagamenti tracciabili, come bonifici o uso di carte e
bancomat.

Bonus asili nido nel "pacchetto famiglia"
Il pacchetto di misure dedicato alla famiglia prevede un bonus per pagare gli asili nido che, a seconda del reddito, va da 1.500 a 3.000 euro all'anno. Confermato anche il bonus bebè: scatta per tutti i neonati, con un ammontare che va da un minino di 80 euro a un massimo di 160 euro al mese a seconda del reddito dei genitori. Sempre in tema figli, sale da cinque a sette giorni il congedo previsto per i papà.

Per approfondire:
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