infrastrutture

La tecnologia made in Italy di Sicim in Canada per il petrolio della British Columbia

L’azienda di Busseto, in partnership con la canadese Ledcor Pipeline, dovrà realizzare 200 km di condotte nelle Montagne Rocciose

di Andrea Finotto

2' di lettura

Duecento chilometri di oleodotti attraverso territori impervi con un clima proibitivo. È il progetto in cui è coinvolta Sicim, azienda di Busseto (Parma) che partecipa al Trans Mountain Expansion Project per l’ampliamento dell’infrastruttura che attraversa la regione della British Columbia, in Canada.

Verso i 500 milioni di fatturato

Il gruppo italiano specializzato nella progettazione e costruzione di grandi impianti per il trattamento, trasporto e distribuzione di idrocarburi, ha chiuso il 2019 con un fatturato di 431 milioni di euro e per il 2020 prevede di arrivare a quota 500 milioni di euro con un Ebitda di 65 milioni.

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«La firma di questo contratto - commenta Attilio Cagnani, Presidente di Sicim Spa –conferma le capacità uniche del made in Italy nell'industria petrolifera mondiale. I lavori infatti interessano un'area che presenta interessanti prospettive di sviluppo. Le sabbie bituminose di Athabasca, situate nella parte nord di Alberta, sono il più grande giacimento di bitume grezzo del mondo, paragonabile al totale delle riserve mondiali accertate di petrolio convenzionale. Inoltre – prosegue Cagnani – la partecipazione al Trans Mountain Project conferma la capacità del nostro gruppo di operare in contesti ambientali e metereologici molto difficili».

350mila metri cubi di roccia da frantumare

L’operazione prevede che nel momento di massima attività saranno impiegati un migliaio di addetti per la parte del progetto che vede impegnata Sicim in partnership con Ledcor Pipeline Ltd. (che fa parte di uno dei più grandi gruppi del Canada nel settore delle costruzioni) e saranno frantumati 350mila metri cubi di rocce e oltre 85 chilometri di percorso richiederanno particolari tecniche e metodologie di costruzione. L'opera prevede oltre 60 attraversamenti di fiumi da eseguire in limitate finestre temporali, 48 attraversamenti con tecniche “trenchless”, oltre 300 tra sentieri condutture e utenze.

Il Trans Mountain Expansion Project rappresenta un canale di sbocco per le risorse del Canada sui mercati mondiali con ricadute economiche importanti per il Paese. Attualmente esiste una condotta di 1.150 chilometri nella British Columbia: il progetto prevede la costruzione di una seconda condotta che aumenterà la capacità nominale del sistema da 300mila barili al giorno a 890mila barili al giorno.

Territorio impervio e condizioni proibitive

Sicim, in partnership con Ledcor, si occuperà come main contractor della realizzazione di uno dei tratti più complessi del progetto, cioè la sezione North Thompson. Questo tratto attraversa le Montagne Rocciose, un territorio impervio, caratterizzato da condizioni geologiche e da un'orografia impegnativa, con pendii ripidi e strettoie, all'interno di un corridoio condiviso con importanti arterie di comunicazione quali un importante ferrovia e la Highway 5 che attraversa la British Columbia fino a Vancouver. Un'area caratterizzata anche da caratteristiche ambientali uniche e da una situazione meteorologica difficile.

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«La partnership tra Ledcor e Sicim porta il meglio di entrambe le organizzazioni per soddisfare le richieste e le aspettative di questo progetto più unico che raro attraverso le Montagne Rocciose Canadesi», afferma Bill Partington, presidente di Ledcor.

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