Turismo

Covid, per i viaggi all’estero quarantena (di 5 giorni) e tampone anche all’interno dell’Ue

L’ordinanza firmata dal ministro Speranza: estese all’Unione le regole già in vigore per i Paesi extra-Ue

Mario Draghi e la moglie si sono vaccinati con AstraZeneca nell'hub di Termini

2' di lettura

I viaggiatori che arrivano o rientrano da Paesi dell’Unione europea dovranno fare un tampone in partenza, rispettare una quarantena di 5 giorni e sottoporsi a un ulteriore tampone alla fine dei 5 giorni. Con un’ordinanza firmata dal ministro della Salute Roberto Speranza, che resta in vigore fino al 6 aprile, vengono estese anche ai paesi dell’Unione le regole già valide per i viaggi per i Paesi extra Ue.

All’estero anche da zona rossa

Negli scorsi giorni aveva provocato polemica la nota con la quale il Viminale aveva sancito il via libera alle vacanze pasquali all’estero: era stata confermata la possibilità di andare all’estero per turismo, raggiungendo l’aeroporto, nonostante la zona rossa e il divieto in Italia di spostamenti tra regioni. Lo stesso che blocca turisti e viaggiatori sul territorio nazionale. In alcuni casi non è possibile, per ordinanze regionali, nemmeno raggiungere le seconde case, nonostante sia previsto dalle misure nazionali.

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Federalberghi: toppa peggio del buco

«Non comprendiamo come sia possibile autorizzare i viaggi oltre confine e invece impedire quelli in Italia» aveva commentato Bernabò Bocca, presidente di Federalberghi. Che, però, commenta negativamente la mossa del Governo: «La toppa - dice - è peggio del buco. Noi non volevamo fare assolutamente la guerra agli italiani che andavano all'estero - sottolinea - né tantomeno a tour operator e agenzie di viaggi italiani di cui abbiamo la massima considerazione. Il nostro discorso è solo questo: se il tampone vale per andare all’estero deve valere anche in Italia. Federalberghi è convenzionata con più di duemila centri diagnostici per i tamponi in hotel. Se è permesso salire su un aereo col tampone, sia permesso anche in hotel».

La nota del Viminale

Che i viaggi per turismo verso l’estero siano consentiti anche partendo dalla zona rossa lo aveva confermato il ministero dell'Interno che aveva risposto a una richiesta di chiarimento di Astoi Confindustria Viaggi, l’associazione che rappresenta oltre il 90% del mercato del tour operating italiano, che chiedeva chiarezza su come la normativa sullo spostamento in un Paese dell’area Ue/Schengen si conciliasse con le misure restrittive adottate sul territorio nazionale.

Astoi: «Quarantena rientro? Così abbiamo perso tutti»

La misura annunciata dal ministro Speranza viene criticata anche dai tour operator: «Quarantena al rientro dall’Ue? Così abbiamo perso tutti – è il commento del presidente di Astoi Confindustria Viaggi Pier Ezhaya - francamente non vediamo il nesso di questa misura “sanitaria” e non riusciamo a scollegarla dalle polemiche di questi ultimi giorni sul fatto che si possa viaggiare in alcuni paesi esteri per Pasqua. Perché quest’ordinanza non è stata fatta prima? Sembra voler dire: rendiamo più difficile andare all’estero... Anche noi tour operator siamo aziende italiane! E stiamo parlando di due soli charter (da 180 passeggeri), un numero minuscolo rispetto alle gravissime perdite dell'ultimo anno».

Di Maio: a Pasqua sconsigliamo di andare all’estero

Il ministro degli Esteri Luigi Di Maio aveva chiarito, lunedì 29 marzo, che durante il periodo di Pasqua «abbiamo chiesto di restare a casa e di non spostarsi», non solo tra regioni, e quindi «sconsigliamo ai cittadini di andare all'estero» perché siamo in una fase particolarmente complicata della pandemia, all’insegna di varianti molto aggressive che hanno colpito tutta Europa.

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