pmi ad alto potenziale

Aim ai raggi X: Fope, un’impresa tradizionale con tassi di crescita da azienda high-tech

di Valeria Novellini

3' di lettura

Può un’azienda storica (le sue origini risalgono al 1929) attiva in un settore tradizionale come l'oreficeria entrare nella classifica delle 350 aziende italiane con i più elevati livelli di crescita dei ricavi? La risposta è affermativa se si parla della vicentina Fope che si è piazzata al 331.mo posto nella speciale rilevazione “Leader della Crescita” condotta dal Sole 24 Ore e Statista, portale web tedesco che rende disponibili dati e ricerche di mercato in ambito economico. Fope è una delle sole tre società quotate all’Aim Italia a entrare nella Top 350.
Anche il 2018 è un anno d’oro per il gruppo veneto, che nel primo semestre ha visto crescere i ricavi del 13% a 15,3 milioni (di cui l’87% conseguito al di fuori dei confini nazionali), con un balzo dell’Ebit pari al 92,3% a 2,6 milioni di euro e un utile netto passato da 0,8 a circa 1,9 milioni. Al 30 giugno 2018 l’indebitamento finanziario netto ammontava a quasi 2,9 milioni (contro 1,17 milioni a fine 2017), soprattutto a seguito di un incremento delle scorte di oro fino impiegato per le lavorazioni, dando luogo comunque a un rapporto Debt/Equity molto contenuto e pari a 0,22 volte.

Nel 2018 Fope ha stipulato alcuni finanziamenti a medio-lungo termine destinati a sostenere l’investimento richiesto per il progetto di ampliamento della sede, che però a fine giugno non erano stati ancora utilizzati.
Il gruppo non ha fornito una guidance numerica per l’intero esercizio 2018 ma ha affermato che è prevista una crescita del volume delle vendite e un risultato economico positivo; e tenendo conto del fatto che il quarto trimestre è solitamente il migliore dell’anno data l’attività svolta, tale indicazione è decisamente attendibile. Nel 2018 sono state rinnovate le collezioni “Tiny” (bracciali realizzati con una nuova maglia elastica Fope che, come di consueto, è coperta da brevetto) e “MiaLuce”, l’alto di gamma del brand. Ed è stata rinnovata e ampliata anche la collezione best seller Vendome.

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Non è infine stata trascurata l’ulteriore espansione internazionale grazie alla costituzione della controllata inglese al 75% Fope Jewellery Limited (il rimanente 25% è detenuto da 3 manager locali).

Tra fiere ed eventi

Una caratteristica peculiare di Fope è la strategia di comunicazione incentrata sull’elevata partecipazione sia ai principali eventi fieristici internazionali della gioielleria, sia ad eventi dedicati a promuovere la conoscenza delle Pmi quotate all’Aim Italia. A inizio 2019 il gruppo prenderà parte a VicenzaOro January, il salone internazionale del gioiello organizzato da Italian Exhibition Group (società che a sua volta ha intrapreso un percorso di quotazione in Borsa, ma al listino principale – segmento Star). Questa edizione della fiera avrà ancora una volta fra i temi centrali la sostenibilità nei settori dell’oreficeria e dei gioielli e Fope, che sarà presente nella sezione “Icon” dedicata ai brand globali che hanno saputo fondere la tradizione artigianale e uno stile contemporaneo, ha tutte le carte in regola per essere protagonista.

Alta sostenibilità e basso flottante

Dal 2013 la società è infatti membro certificato del Responsible Jewellery Council (associazione con oltre 1.100 soci nel mondo che ha quale scopo il rispetto dei diritti umani, della tutela dell'ambiente e delle pratiche estrattive) e a fine 2017 ha visto riconfermato l’accreditamento fino al 2020. Ha inoltre conseguito la certificazione volontaria secondo il sistema TF - Traceability & Fashion, promosso da Unioncamere e dalle Camere di Commercio italiane e gestito da Unionfiliere allo scopo di riqualificare e valorizzare i prodotti delle filiere Oro e Moda, protagoniste del Made in Italy. Fope quindi cresce e si rinnova continuamente, ed è in grado di aumentare la visibilità del brand (soprattutto nei mercati “core” di Stati Uniti, Regno Unito e Germania) grazie all’elevata fidelizzazione delle gioiellerie che vendono i suoi prodotti. E se è vero che il 33% dei Millennials & Generazione Z (i nati tra il 1980 e il 2010) si sono dichiarati disposti a pagare tra il 5% e il 10% in più per gli accessori sostenibili come risulta dall'indagine “La sostenibilità cattura Millennials e GenZ” elaborata da PwC Italia, anche per il futuro la base clienti di Fope sembra garantita. L’unico “neo” del titolo Fope è rappresentato dal basso flottante, che anche dopo un recente accelerated bookbuilding (collocamento fuori mercato rivolto a investitori istituzionali italiani ed esteri) di 130mila azioni ordinarie, risulta pari solo al 13,7% del capitale sociale. Fope è un’azienda storicamente familiare e destinata a rimanere tale, ma una maggiore liquidità delle azioni ne potrebbe limitare la volatilità e attrarre ulteriormente l’interesse di analisti e investitori.

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