Così Avm Gestioni prepara l’ingresso nella Fenice di Chiara Ferragni
Il fondo potrebbe iniettare 20 milioni, mentre altre risorse arriverebbero da un club deal. Ferragni potrebbe restare con una quota di cospicua minoranza, ma con poteri di governance
di Carlo Festa
I punti chiave
2' di lettura
Il gruppo finanziario Avm Gestioni, società d’investimento guidata da Giovanna Dossena, è pronta ad entrare nella Fenice di Chiara Ferragni, società titolare dei diritti di sfruttamento del marchio dell’imprenditrice. Secondo indiscrezioni, Avm Gestioni inietterebbe 20 milioni nell’operazione, mentre un’altra decina di milioni potrebbe arrivare da un gruppo di investitori privati, come «family office», riuniti in club deal.
Il riassetto
Avm Gestioni, molto probabilmente, potrebbe diventare nuovo azionista di riferimento della società, mentre Chiara Ferragni potrebbe restare con una quota di cospicua minoranza, ma con poteri di governance. Ormai da oltre un anno l’advisor Bnp Paribas sta valutando investitori finanziari per la società fondata dalla influencer. Le informazioni finanziarie sulla società sono arrivate a private equity e multinazionali del lusso: fondi come Ergon Capital, L Catterton, Aksia, Style Capital e i colossi del lusso transalpini Kering e Lvmh. Alla fine in lizza è restata soltanto Avm Gestioni.
I numeri
Sul tavolo c’è il 40% in Fenice posseduto dal socio Alchimia, ma anche ulteriori quote per arrivare alla maggioranza. Alla fine dell’operazione, secondo i rumors, la valutazione complessiva di Fenice potrebbe attestarsi attorno ai 50 milioni di euro.
Fenice è una start up per la quale l’influencer-imprenditrice confida in una crescita esponenziale nei prossimi anni grazie alle rosee prospettive dei settori di riferimento, collegati al suo nome per le quali incassa le royalties. Dopo un 2020 sotto tono (1,1 milioni di fatturato con perdite per 3,4 milioni) e un 2021 in crescita (poco meno di 5 milioni di fatturato) nel 2022 il giro d’affari e la redditività di Fenice è aumentata anche grazie ad alcune alleanze: come quella sui prodotti Nespresso, che è stata molto proficua. Gli ordini sono stati più consistenti anche nel make-up. Le previsioni per Fenice indicano 23 milioni di giro d’affari nel 2024 e oltre 27,8 milioni nel 2025 con un Ebit Margin al 30%.
La galassia
Il gruppo di Chiara Ferragni gira attualmente attorno a tre aziende: cioè proprio Fenice (la ex Serendipity), ma anche Tbs Crew (la cassaforte che gestisce il marchio The blonde salad, quello che ha lanciato l’influencer agli esordi) e la controllante Sisterhood, una società che si occupa di ideare di campagne pubblicitarie.