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Webuild: «Lavori a pieno ritmo per la nuova diga di Genova»

Sono state già posate sul fondale marino circa 100mila tonnellate di ghiaia, che contribuiranno alle operazioni di consolidamento

di Raoul de Forcade

2' di lettura

Lavori «a pieno ritmo» nel cantiere di costruzione della nuova diga foranea del porto di Genova. A comunicarlo è Webuild, società che guida il consorzio PerGenova Breakwater, di cui fanno parte anche Fincantieri Infrastructure Opere Marittime, Fincosit e Sidra, al quale l’opera è stata commissionata dall’Autorità di sistema portuale del Mar Ligure occidentale.

Come previsto nel piano, si legge in una nota, «sono state già posate sul fondale marino circa 100mila tonnellate di ghiaia, che contribuiranno alle operazioni di consolidamento. Le attività di posa procedono a pieno ritmo e impiegano due navi che trasportano complessivamente 3mila tonnellate di ghiaia al giorno, con una nave più grande che compie un ciclo di andata e ritorno da Piombino ogni 36 ore e una più piccola che compie un ciclo di andata e ritorno da Genova ogni 6 ore. A oggi e due navi hanno già effettuato 70 viaggi».

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Finanziamenti dal Pnrr

Per la realizzazione della diga, che fruirà anche di finanziamenti Pnrr, prosegue la nota, «si stima l’impiego di mille persone, tra occupati diretti e manodopera di terzi, con il coinvolgimento di una filiera che, a oggi, è di circa 70 società. Le attività di posa della ghiaia sul fondale marino, avviate nel giorno della posa della prima pietra, lo scorso 4 maggio, continueranno, poi, fino a settembre 2024».

Fra un paio di settimane, intanto, «partiranno le attività di consolidamento: nel fondale saranno realizzate 70mila colonne di ghiaia lunghe tra i 7 e i 12 metri per garantire stabilità al basamento su cui poggerà la barriera, operazione che avverrà grazie all’impiego di 4 piattaforme galleggianti di 600 metri quadrati, i pontoni, ognuna delle quali attrezzata con due gru».

Lavori per 17 mesi

Questa fase di lavorazione è prevista durare per i prossimi 17 mesi. Seguirà, poi, «la costruzione del basamento, che poggerà sul fondale fino a una profondità di 50 metri, per la cui realizzazione saranno impiegati 7 milioni di tonnellate di materiale roccioso, in parte ricavati dallo smantellamento della diga esistente, in un’ottica di economia circolare».

Sul basamento saranno posizionati circa cento cassoni prefabbricati, larghi 35 metri, lunghi 67 metri e alti fino a 33 metri (come un palazzo di 10 piani). La fabbricazione dei cassoni partirà il prossimo settembre. La diga foranea, spiega ancora la nota, «è una barriera il cui compito principale sarà proteggere il porto di Genova dal moto ondoso» ed è «il più grande intervento mai eseguito per il potenziamento della portualità italiana».

Si tratta di «un’opera unica nel suo genere, in termini ingegneristici; nella sua configurazione finale sarà lunga 6.200 metri e andrà a sostituire la diga esistente, posizionandosi, però, a una distanza dalla banchina utile a consentire l’accesso al porto anche alle moderne navi ultra large, che oggi subiscono limitazioni per il ridotto spazio di manovra».

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