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Anche Amazon al lavoro per una sua ChatGPT: obiettivo una super Alexa

Intensificata la partnership con Hugging Face. I primi strumenti saranno messi a disposizione per i clienti di AWS

di Biagio Simonetta

Tra super app e ChatGPT, il futuro delle Big Tech

2' di lettura

Alla corsa per l’Intelligenza Artificiale generativa più performante non poteva mancare Amazon. Mentre Google e Microsoft si danno battaglia con Bard e ChatGPT, il colosso di Seattle ha deciso di entrare sul mercato più frizzante di questo 2023, e ha intensificato gli investimenti espandendo la sua partnership con Hugging Face Inc., azienda con sede a New York che sta sviluppando un chatbot molto simile a ChatGPT.

La strategia di Amazon non è ancora definita, ma quello che è già abbastanza certo è l’utilizzo della tecnologia di Hugging Face in Amazon Web Services, la divisione cloud del gigante di Jeff Bezos. AWS renderà disponibili i prodotti di Hugging Face (che includono un chatbot molto simile a ChatGPT) per i clienti cloud che desiderano utilizzare questi strumenti. E a quanto pare sarà una partnership reciproca, perché Hugging Face sta anche lavorando su rivali open source di ChatGPT e utilizzerà AWS anche per questo. Le due società hanno uno stretto rapporto e hanno già mille clienti in comune, secondo quanto riferito di recente dal ceo dell’azienda newyorkese. Tuttavia, l’accordo sul cloud non è esclusivo, dando a Hugging Face la possibilità di lavorare con altri fornitori.

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AWS ha già più di 100mila clienti che eseguono applicazioni AI nel suo cloud. E questi clienti potranno presto accedere agli strumenti Hugging Face AI tramite il programma SageMaker di Amazon. Inoltre, gli sviluppatori di software di Hugging Face potranno utilizzare la potenza di cloud computing di Amazon e i suoi chip progettati per attività di intelligenza artificiale.

Da Alexa al Marketplace

I dettagli finanziari della partnership fra Amazon e Hugging Face non sono stati resi noti. Ma segnano un passo importante nella partita per l’Intelligenza Artificiale generativa. Anche perché, al di là dell’esordio su AWS che sembra più che altro un ottimo campo di test, Amazon ha due segmenti molto importanti sui quali un chatbot in stile ChatGPT potrebbe essere implementato. Il primo è sicuramente Alexa, l’assistente vocale che domina il mercato degli smart speaker. Oggi ChatGPT è sicuramente più “intelligente” di Alexa, ma non risponde come Alexa. Per questo un mix fra le due tecnologie sembra una pista abbastanza scontata per Amazon, che creerebbe così un super assistente.

L’altro settore di interesse per la società di Seattle è il marketplace. Attualmente Amazon è da considerarsi in tutto e per tutto un motore di ricerca verticale. E allora mentre Microsoft e Google si sfidano per Bing e Google Search, ecco che un chatbot intelligente in stile ChatGPT potrebbe essere una grande arma anche per il sito di eCommerce più famoso al mondo: uno strumento per aiutare i clienti nella ricerca del prodotto migliore.

Intanto ChatGPT scrive libri per Kindle

La partita di Amazon è appena cominciata. Intanto, però, c’è da registrare una curiosità che già lega la società di Jeff Bezos e ChatGPT: nelle ultime settimane, infatti, oltre 200 libri pubblicati dagli utenti in modalità self publishing su Kindle, sono stati scritti dall’Intelligenza Artificiale di OpenaAI. E il numero reale potrebbe essere assolutamente più alto, se si considerano gli autori che hanno nascosto di aver usato l’AI per scrivere i loro libri. L’altra faccia della medaglia.

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