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Cessione crediti superbonus, dopo la Sardegna si muove anche il Piemonte. Altre regioni in pista

Presentate in Campania e Sicilia proposte di legge per acquistare crediti fiscali e contribuire al loro sblocco

3' di lettura

Sbloccare - almeno in parte - il caos che si è creato con le banche e gli intermediari che non accettano più di acquistare crediti legati al Superbonus 110% e le imprese che hanno i cassetti fiscali pieni. Una situazione che si traduce concretamente nel blocco dei cantieri già avviati, perché mancano i soldi per portare avanti gli interventi, e nelle difficoltà a iniziare i lavori già stabiliti dai condomini per i continui rialzi dei costi. È questo l’obiettivo che sta spingendo Regioni e Province a entrare nel mercato degli acquisti dei crediti edilizi, contribuendo con la propria capienza fiscale a fluidificare gli ingranaggi di un meccanismo che ormai da mesi è inceppato. Ha iniziato la provincia di Treviso con un'operazione piccola (14,5 milioni ) ma molto significativa, perché è arrivata per prima. L'ente ha comprato crediti di imposta da due banche locali, con l'obiettivo di utilizzarli in compensazione diretta dei propri oneri fiscali.

Sardegna regione battistrada

La Regione Sardegna ha appena approvato un emendamento (proposto dal M5s) nella sua legge finanziaria (all'articolo 10) che fissa due obiettivi. Il primo è l'attivazione di un programma di acquisti di crediti da portare direttamente in compensazione. Il secondo è l'attivazione di un programma di garanzie e controgaranzie che favorisca la negoziazione dei crediti tra soggetti privati «nei limiti consentiti dalle norme e dalle circolari dell'agenzia delle Entrate». In questo modo, la Regione punta ad agevolare chi vuole vendere. Prevista inoltre la costruzione di una piattaforma informatica per monitorare i crediti fiscali e mettere in contatto domanda e offerta dei crediti stessi

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Gli acquisti della Regione Piemonte

A muoversi nella stessa direzione è stato anche il Piemonte. «Per dare un aiuto concreto alla possibilità di cittadini e imprese di continuare ad accedere ai bonus edilizi, di fronte alla difficoltà negli ultimi mesi di ottenere la cessione del credito, abbiamo deciso di intervenire direttamente, acquisendo da parte di banche o intermediari finanziari crediti di imposta per un importo di circa 50 milioni annui», ha spiegato il presidente del Piemonte, Alberto Cirio. Un intervento che è stato previsto da un articolo della legge di Stabilità 2023 approvato ieri mattina dalla giunta e che passerà ora all'esame del Consiglio regionale, dove dovrebbe essere approvato in via definitiva in primavera.

Proposta di legge in Campania

In Campania il M5s ha presentato una proposta di legge in Consiglio regionale che adotta uno schema replicato anche in altre Regioni. «La nostra proposta - spiega la senatrice M5S Mariolina Castellone, vicepresidente del Senato - spinge le Regioni a usare le loro società finanziarie, o altre società controllate, per acquistare crediti fiscali e contribuire al loro sblocco; a prevedere forme di compensazione tra i crediti d’imposta e i debiti tributari di competenza regionale attraverso gli F24 dei clienti gestiti dalle banche; a istituire una piattaforma informatica regionale di monitoraggio dei crediti fiscali, anche al fine di favorire l’incontro tra domanda e offerta di crediti; a istituire un ’Fondo di garanzia per la circolazione dei crediti fiscali’, per erogare credito bancario garantito alle società edilizie che hanno crediti d’imposta che non riescono a monetizzare»

Pressing in Sicilia per l’istituzione di un fondo

In Sicilia il Partito Democratico si è fatto promotore di un analoga disegno di legge all'Assemblea regionale siciliana. «Occorre che la Regione intervenga - dice il capogruppo dem all'Ars, Michele Catanzaro - istituendo un fondo che acquisisca i crediti vantati dalle imprese, agevolando così il sistema produttivo e andando incontro all'intero settore che da tempo denuncia evidenti problemi per la farraginosità delle procedure esistenti per conseguire la cessione del credito».

Iniziative analoghe nel Lazio

Iniziative analoghe sono allo studio anche nel Lazio. «La Regione può mettere in campo una sua società per comprare i crediti fiscali dalle banche e potrebbe costituire un Fondo di garanzia per il credito bancario a favore delle imprese edilizie che non riescono a monetizzare i loro crediti. Useremo i miliardi previsti dal Fondo europeo per lo Sviluppo e la coesione, in aggiunta ai milioni di euro già previsti per le strutture turistiche ed alberghiere» ha dichiarato Donatella Bianchi, candidata M5s alle regionali del 12 e 13 febbraio

Basilicata pronta a muoversi

Su questa stessa linea, si sta muovendo anche la Regione Basilicata. Per ora siamo alle dichiarazioni programmatiche, ma a breve dovrebbero arrivare le azioni. La Regione, infatti, ha pubblicato da poco una nota nella quale spiega che «intende procedere all'acquisto dei crediti fiscali delle banche derivanti dai bonus edilizi, da utilizzare in compensazione dei propri debiti fiscali». Prima, però, «si stanno raccogliendo informazioni sull'ammontare dei crediti di imposta giacenti presso il circuito bancario regionale».

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