Auto cinesi, strategie e modelli per la campagna d’Europa
Le proposte dei sempre più numerosi marchi del Paese asiatico sono in crescita. Tra i player di maggior peso spiccano Byd, il gruppo Geely, Chery (pronta a sbarcare in Italia) e MG (Saic)
di Corrado Canali
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Se l’industria automobilistica cinese è considerata ormai il leader globale nella produzione di vetture elettriche, è proprio con i modelli a batteria, ma non solo, che il Dragone si prepara a invadere il continente europeo con i suoi numerosi brand. Marchi che ora hanno una notorietà anche in Italia. A cominciare da Byd che l’anno scorso ha venduto più di 3 milioni di vetture di cui 1,6 milioni di elettriche nel mondo. Il prossimo obiettivo è di scalare l’attuale gerarchia fra le principali case automobilistiche mondiali e di entrare nella top 10 dei costruttori per la fine del decennio. A giudicare dalle parole spese al recente Salone di Ginevra da Wolfgang Egger, il responsabile del design di Byd nulla è lasciato al caso. “In Byd – ha spiegato – ci sono risorse quasi illimitate per il mio ruolo che viene considerato un asset strategico fondamentale”. Come dire che la libertà di azione oltre al processo decisionale si spinge oltre i classici confini della definizione esterna che interna dei nuovi modelli. Egger che lavora sul brand principale Byd e sui tre marchi satelliti Yangwang, Denza e FangCheng Bao può contare su un totale di circa 90 mila addetti che hanno già prodotto all’incirca 28 mila brevetti.
Senza contare che al prossimo Salone di Pechino in programma alla fine di aprile saranno svelate numerose novità e un nuovo corso stilistico con diverse sorprese. Nel frattempo le anteprime al Salone di Ginevra erano destinate il mercato europeo. A cominciare dalla Seal U DM-i un suv ibrido plug-in, nonchè la prima vettura a sfruttare la tecnologia Super Dual Mode in grado di garantire non soltanto un’efficienza energetica ideale, ma dei consumi molto bassi e un confort ideale. C’è, poi, un brand che ha dato da subito la priorità al mercato italiano, prima ancora di quello europeo è Chery. L’obiettivo è essere presente in 30 paesi sulla base di nove filiali nazionali. Le prima che è già stata formalizzata da tempo è l’italiana dove sono già operative ben 14 concessionarie con la prospettiva di arrivare fino ad 80 per fine anno. Due i brand e i modelli, termici,dedicati da Chery al mercato italiano Italia: Omoda 5 e Jaecoo 7. Il primo è un crossover dallo stile personale, lungo 440 cm e spinto da 1 .6 turbo da 197 cv. Tra l’altro sottoposto ai crash-test Euro NCAP si è assicurato le 5 stelle. Gli interni esibiscono un design moderno con molta tecnologia. la commercializzazione è prevista in queste settimane. Il secondo sport utility, Jaecoo 7, in arrivo a luglio da considerarsi il modello di punta ed è lungo 4,5 metri. Monta una variante del quattro cilindri di Omoda 5 con 186 cv . E tra le cinesi che stanno conquistando l’Europa spicca MG inglese di nascita ma appartenente al gruppo Saic.