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Da Morano a Tropea, la Corea studia gli agriturismi calabresi

di Donata Marrazzo

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Morano, nel Parco del Pollino (Marka)

Morano, nel Parco del Pollino (Marka)

1 aprile 2019
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2' di lettura

Incantati dal paesaggio, dall'ospitalità e dal cibo, un gruppo di coreani ha appena concluso un educational tour da Morano, nel Pollino, a Tropea. La presidente dell'associazione Italia Corea - Arte e Cultura - Michella Kim sta organizzando workshop per imprenditori del food ma anche architetti e designer. Il sopralluogo in Calabria è nato da un'idea sviluppata alla Bit di Milano con il network Terranostra, che fa capo a Coldiretti. L'interesse lo ha suscitato in particolare la formula degli agriturismi che, nella Corea del Sud, sono ancora un modello da perfezionare.

«Abbiamo accompagnato i nostri ospiti nelle realtà più interessanti – dichiara Danilo Verta di Vita Calabra, tour operator di riferimento di Terranostra – tra caseifici, allevamenti, cantine e mulini. E colture di peperoncini. Sono pronti a vagliare un'offerta turistica, ma anche a organizzare percorsi di formazione per chef e imprenditori». Un videomaker coreano ha ripreso le fasi principali del viaggio che a Seul diventeranno materiale di promozione.

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Da più di un anno Welcome Chinese Destination, la Calabria accoglie turisti cinesi in tutte le stagioni. Si è adeguata ai loro standard ed è stata inserita nel pacchetto del Sud di Cits (China international travel service) che ha firmato un protocollo con le regioni meridionali. Prevede due pernottamenti in Calabria, con visite anche a Crotone, Tropea, Reggio Calabria. Si calcolano 5000 arrivi entro giugno: la stima è di Zhang Chuniel, general manager di Cits, principale tour operator della Repubblica popolare cinese che ha avviato a Pechino una imponente campagna di comunicazione. Di recente il ministro consigliere per l'economia e il commercio dell'ambasciata della Repubblica Popolare Cinese Lin Bin ha visitato la Calabria per considerare nuove occasioni di business tra turismo e agroalimentare. Intanto le aziende calabresi si preparano a entare nel mercato cinese: i prodotti tipici della regione, come olio e vino, sono pronti al debutto.

Il Giappone è una presenza consolidata da anni in Calabria: a Cosenza c'è uno dei centri di eccellenza di Nttdata, multinazionale giapponese specializzata in Information technology (gli altri sono a Toky e a Palo Alto). A Reggio Calabria Hitachi Rail Italy crea i treni del futuro: dal Frecciarossa 1000 alle metropolitane driverless di Milano, Roma, Taipei, Riyadh, Copenaghen, Honolulu, Salonicco e Lima, a quelle con conducente per Fortaleza e Miami, ai nuovi treni regionali doppiopiano Rock per Trenitalia. Ma Mitsubishi Bank considera l'area interessante anche per altre imprese intenzionate a localizzare in Italia. Il direttore della banca di Tokyo Keneyuki Iseda ha appena visitato il porto e la Zes (zona economica speciale) di Gioia Tauro in cui sono previsti benefici fiscali e burocratici per le imprese. «Siamo in un percorso di ricognizione nelle regioni del Mezzogiorno, e in particolare in Calabria – ha spiegato Kaneyuki Iseda – per selezionare aree e realtà dove poter destinare importanti investimenti di imprese giapponesi». Annunciato dal vicepresidente della Regione Calabria Francesco Russo, un roadshow entro metà maggio, coordinato dalla Banca di Tokyo con la partecipazione di imprese di grandi e medie dimensioni.

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