di Silvia Pieraccini
(REUTERS)
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Inizia il conto alla rovescia per Roberto Cavalli, il marchio fiorentino del lusso che nei giorni scorsi ha presentato al Tribunale di Milano una domanda di ammissione al concordato preventivo. Oggi, 8 aprile, il Tribunale ha nominato il commissario giudiziale, Giorgio Zanetti, e ha concesso all'azienda il termine massimo di 120 giorni, fino al 3 agosto prossimo, per presentare una proposta definitiva di concordato preventivo o una domanda di omologa di accordi di ristrutturazione dei debiti.
Prima di agosto, dunque, si dovrà chiarire il destino del marchio finito in crisi finanziaria e per il quale l'azionista, il fondo di private equity Clessidra, ha raggiunto la soglia-limite d'investimento. La speranza dei dipendenti è legata all'arrivo di un nuovo investitore (Clessidra sta trattando da tempo col fondo americano Blue Star Alliance ma per adesso l'accordo non è stato raggiunto). Nel frattempo i negozi Roberto Cavalli negli Stati Uniti sono stati chiusi in seguito alla liquidazione delle attività in Nord America.
I sindacati, che nei giorni scorsi hanno manifestato a Firenze, sono preoccupati per il futuro lavorativo di quasi 300 persone: «Non siamo riusciti a capire fino ad oggi se c'è un'intenzione seria di trovare un gruppo industriale in grado di dare continuità produttiva a un marchio così importante per l'Italia, per Firenze, per il nostro territorio», dice la Cgil.
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