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Cesare Battisti ammette i quattro omicidi. «Ho fatto del male e chiedo scusa»

di Nicola Barone

Chi è Cesare Battisti, il terrorista incastrato dal cellulare dopo una fuga durata 37 anni

25 marzo 2019
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3' di lettura

Cesare Battisti, l'ex terrorista dei Proletari Armati per il Comunismo arrestato a gennaio dopo quasi quarant'anni di latitanza, ha ammesso per la prima volta davanti al pubblico ministero di Milano Alberto Nobili di essere autore dei quattro omicidi per cui è stato condannato. Tutto quello che è stato ricostruito nelle sentenze definitive, al di là delle uccisioni, e cioè «i tre ferimenti e una marea di rapine e furti per autofinanziamento, corrisponde al vero». In più c'è il dolore a posteriori per l'accaduto.

Cesare Battisti, l'arresto del terrorista latitante

29 foto

Arrivo in Italia di Cesare Battisti. (ANSA/ALESSANDRO DI MEO)
Arrivo in Italia di Cesare Battisti.  (AP Photo/Gregorio Borgia)
Il ministro Matteo Salvini attende l’arrivo di Cesare Battisti all’aereoporto di Ciampino. (REUTERS/Max Rossi)
IIl ministro Matteo Salvini e in ministro Alfonso Bonafede attendono l’arrivo di Cesare Battisti all’aereoporto di Ciampino. (Photo by Alberto PIZZOLI / AFP)
Cesare Battisti scortato dalla Polizia . (Photo by Alberto PIZZOLI / AFP)
Cesare Battisti scortato dalla Polizia . (Photo by Alberto PIZZOLI / AFP)
Cesare Battisti scortato dalla Polizia . (Photo by Alberto PIZZOLI / AFP)
Cesare Battisti scortato dalla Polizia . (Photo by Alberto PIZZOLI / AFP)
Cesare Battisti a bordo dell’aereo che lo riporta in Italia (Photo by Handout / Polizia di Stato / AFP)-
Cesare Battisti a bordo dell’aereo che lo riporta in Italia (Photo by Handout / Polizia di Stato / AFP)-
Cesare Battisti (foto IPP/polizia di stato Bolivia)
Aereo che riporta in Italia Cesare Battisti. (EPA/JUAN CARLOS TORREJON)
Aereo che riporta in Italia Cesare Battisti. (AP Photo)
Aereo che riporta in Italia Cesare Battisti. (AP Photo)
Aereo che riporta in Italia Cesare Battisti. (EPA/JUAN CARLOS TORREJON)
Aereo che riporta in Italia Cesare Battisti. (AP Photo)
Polizia Boliviana con ufficiali dell’Interpol. (REUTERS)
Polizia Boliviana con ufficiali dell’Interpol. (REUTERS)
Il passaporto di Cesare Battisti in una foto rilasciata dalla Polizia di Stato. (ANSA/UFFICIO STAMPA POLIZIA)
Il passaporto di Cesare Battisti in una foto rilasciata dalla Polizia di Stato. (ANSA/UFFICIO STAMPA POLIZIA)
Un fermo immagine tratto da un video della Polizia mostra l'ex terrorista Cesare Battisti prima dell'arresto. (ANSA/ POLIZIA STATO)
Cesare Battisti arrestato in Bolivia. (POLIZIA DI STATO)
Cesare Battisti arrestato in Bolivia. (Photo by Handout / Polizia di Stato / AFP)
Cesare Battisti sale a bordo dell'areo che lo riporterà in Italia nella tarda mattinata di domani (oggi 14 gennaio). (ANSA)
La foto segnaletica di Cesare Battisti. (ANSA)
L'ex terrorita Cesare Battisti l'11 febbraio 2004, il 18 marzo 2007, il 19 marzo 2007, il 10 Dicembre 2009; (S-D, sotto) il 9 giugno 2011, nel 2011, il 30 ottobre 2017, il 13 gennaio 2019. (ANSA)
Cesare Battisti. (EPA/MARCELO SAYAO)
Cesare Battisti alla presentazione del suo libro in Brasile «Al pie del muro». (ANSA/NECO VARELLA)
Cesare Battisti durante l'intervista esclusiva rilasciata all'Ansa il 6 settembre 2011 a Cananeia, nel litorale di San Paolo (Brasile). (ANSA/PAULO PINTO)
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«Mi rendo conto del male che ho fatto e chiedo scusa ai familiari» delle vittime. Questo il senso della confessione resa dall'ex terrorista assistito dal legale Davide Steccanella, tra sabato e domenica scorsi, nel corso dell’interrogatorio (su sua richiesta) nel carcere di Oristano, dove Battisti è detenuto da gennaio quando venne arrestato in Bolivia. Al magistrato ha anche spiegato di voler parlare delle sue sole responsabilità («non farò i nomi di nessuno»).

Questo «fa giustizia di tante polemiche che ci sono state in questi anni, rende onore alle forze dell'ordine e alla magistratura di Milano e fa chiarezza su un gruppo, i Pac, che ha agito dalla fine degli anni '70 in modo efferato», è stato il commento del procuratore di Milano Francesco Greco.

GUARDA IL VIDEO - L'ex terrorista Cesare Battisti arriva in Italia

Due gli omicidi commessi materialmente, due in concorso: quello del maresciallo degli agenti di custodia Antonio Santoro, ucciso a Udine il 6 giugno 1978, poi il gioielliere Pierluigi Torregiani e il commerciante Lino Sabbadin, che militava nel Msi, uccisi entrambi da gruppi dei Pac il 16 febbraio 1979, il primo a Milano e il secondo a Mestre. Infine l’agente della Digos Andrea Campagna, assassinato a Milano il 19 aprile 1978. Fatti per i quali sinora l'ex terrorista si era sempre dichiarato innocente.

«Gli anni di piombo hanno ucciso il Sessantotto». Sono state sintetizzate così dal procuratore di Milano le riscostruzioni fornite da Cesare Battisti. L'ex terrorista dei Pac ha detto in sostanza che «la lotta armata ha impedito lo sviluppo della rivoluzione culturale, sociale e politica nata allora». Nessuna «copertura occulta» ha avuto luogo durante la latitanza. «Si è avvalso della sue dichiarazioni di innocenza per ottenere appoggi dell'estrema sinistra in Francia, Messico e Brasile, e dello stesso Lula», riferiscono i giudici. Le cose sarebbero cambiate con l'avvento di Bolsonaro. Ma Battisti ha tenuto a precisare di non aver commesso alcun reato per mantenersi e, oltre ad essere stato aiutato da esponenti dell'estrema sinistra, di aver lavorato. Quattro libri, collaborazioni con riviste e tv e anche un servizio di portierato in un residence in Brasile. «Allora ci credevo come tanti altri». È l'espressione usata da Cesare Battisti, stando al suo avvocato Staccanella, per spiegare di aver fatto parte negli anni Settanta di quella «guerra civile e insurrezione armata contro lo Stato». Ripensare a quel periodo gli provoca adesso «disagio umano».

Secondo fonti qualificate le ammissioni fatte in linea teorica possono incidere sul regime detentivo, ossia allontanerebbero per lui il rischio del "41-bis", e i benefici (come i permessi) nel corso della detenzione. A ogni modo il suo legale tiene a precisare che importante era togliere, a Battisti, «quell'alone di pericolosità che non ha più». L'ex terrorista non si è mai considerato un «irriducibile»E, anzi, già dall'inizio degli anni '80 sapeva che «la lotta armata era finita», chiosa Staccanella.

Matteo Salvini ha commentato la confessione di Battisti. «A distanza di qualche decennio ha chiesto scusa. Mi aspetto chiedano scusa quegli pseudointellettuali di sinistra che hanno coperto e difeso questo squallido personaggio», osserva il ministro dell'Interno per il quale «chiedere scusa è meglio tardi che mai».

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