di Marzio Bartoloni
(Tierney - stock.adobe.com)
2' di lettura
Dagli Stati Uniti al Kenya, dal Giappone al Brasile. Sono più di 20 i paesi dai quali
imprenditori, investitori e istituzioni arriveranno per la terza «Rome Startup Week». La manifestazione, che si terrà dall'8 all'11 aprile al «Prati Bus District», viene sostenuta dall'associazione Roma Startup insieme all'Ice-Istituto per il commercio estero, alla Regione Lazio e al Comune di Roma. E proprio la Capitale negli anni si è trasformata in una culla delle startup superando proprio nei giorni scorsi la soglia delle mille nuove aziende innovative iscritte nel registro delle imprese (1.007 startup per l’esattezza), piazzandosi subito dopo Milano.
GUARDA IL VIDEO - Arriva «Erasmus» per 120 start up che vogliono affrontare i mercati esteri
La terza edizione della startup week – che si svolge dall’8 al 12 aprile nell'ex deposito Atac Vittoria, maestoso spazio urbano restituito alla città alla fine del 2018 – è quella del consolidamento del festival nel panorama italiano ed europeo e si snoderà in oltre 40 eventi. «Vogliamo portare alla ribalta i progetti dei giovani imprenditori, con i loro talenti, facendoli incontrare con esperti, investitori, grandi gruppi in grado di trasformare un'ispirazione in un'attività solida e scalabile», afferma il presidente di Roma Startup, Gianmario Carnovale, presentando il programma di conferenze, laboratori, lezioni e competizioni. «Questa manifestazione ha un seguito perché prendiamo le migliori startup e le portiamo nel mondo, a partecipare ai grandi tornei, ai Wimbledon delle startup, come il Ces di Las Vegas», dichiara il direttore dell'Ice, Roberto Luongo. «L'imprenditoria 4.0 vede in Roma il suo habitat naturale: abbiamo il più grande campus universitario d'Europa, i maggiori centri dell'high tech, laboratori specializzati», osserva l'assessore allo Sviluppo economico di Roma Capitale, Carlo Cafarotti. «Eventi come la Startup week sono per la nostra città preziose occasioni per supportare ancora di più il mondo dell'innovazione», aggiunge l'assessore a Roma Semplice, Flavia Marzano.
Negli ultimi anni l’ecosistema a Roma è cresciuto molto: dal primo acceleratore privato italiano aperto nel 2010, oggi la città offre 24 tra incubatori, acceleratori, startup studios (se guardiamo a tutta la Regione sono 30 le strutture che agevolano la creazione di imprese innovative), mentre sono 5 i centri di Technology Transfer, più di 20 le Istituzioni o le associazioni con programmi specifici per la diffusione della cultura dell'innovazione e della tecnologia, 50 le sedi per lo smartworking. Tutto questo - sottolinea l’associazione Roma Startup - fa sì che, ogni anno, a Roma siano più di 100 le startup innovative a partecipare a progetti di incubazione o accelerazione: la maggior parte di queste riceve finanziamenti che vanno da 300mila a 1 milione di euro. Oltre alle iniziative specificamente dedicate al settore, la città di Roma – con le sue 28 università otre alle 21 Pontificie – è il più grande campus italiano. 21 sono inoltre le scuole internazionali che hanno sede a Roma (23 se consideriamo tutto il Lazio), mentre guardando alla provincia sono presenti oltre 50 laboratori di ricerca e sviluppo, 150 centri scientifici e un totale di quasi ottomila ricercatori accademici. E con la Regione Lazio che da alcuni anni investe sul mondo startup e del venture capital grazie al fondo dei fondi Lazio Venture e al fondo diretto Innova venture.
Marzio Bartoloni
caposervizio
P.I. 00777910159 Dati societari
© Copyright Il Sole 24 Ore Tutti i diritti riservati
Per la tua pubblicità sul sito: 24 Ore System
Informativa sui cookie Privacy policy