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David di Donatello, Geppi Cucciari a Mattarella: «Sei Full Metal Sergio»

di Nicoletta Cottone

David di Donatello, ecco le candidature: in testa Dogman e Capri Revolution

27 marzo 2019
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3' di lettura

Il capo dello Stato Mattarella? «Tutti gli italiani lo considerano come un vero super-eroe. É 'Full Metal Sergio». Lo ha detto una scoppiettante Geppi Cucciari al Quirinale, nel corso della cerimonia di presentazione delle cinquine dei premi David di Donatello che verranno consegnati stasera a Roma in diretta Tv su Rai 1.

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Mattarella: «Il cinema è importante per il sistema paese»
Il capo dello Stato Sergio Mattarella ha sottolineato come «la dimensione industriale del cinema, la sua valenza economica e produttiva» abbiano «grande importanza per il sistema-paese. É un dimostrazione ulteriore di quanto valga e di quanto pesi la cultura nello sviluppo di una società moderna. Chi sostiene che la cultura non ha a che fare con l'economia non è un vero economista». Il capo dello Stato ha rammentato «l'interdipendenza tra cinema e tv, ma anche le opportunità offerte dalle nuove piattaforme», che costituiscono «una sfida a cui non si può rinunciare». Perché «dall'incontro dei linguaggi e di tecniche il cinema può trarre forza, risorse, e nuove relazioni con il pubblico, peraltro
trasmettendo un po' della sua cultura ai nuovi media'».

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Il presidente della Repubblica ha sottolineato che «esiste un cinema europeo che non è solo la somma dei prodotti nazionali e l'Europa deve giocare con saggezza le proprie carte per difendere, promuovere e valorizzare il proprio patrimonio di creatività e di cultura di fronte a competitori potenti, a soggetti globali. Peraltro i singoli Paesi rischiano di non farcela da soli, di non reggere le onde d'urto. Sentiamo il bisogno che l'Europa offra occasioni più grandi ai nostri progetti».

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Progetto speciale a sostegno di film su femminicidi e violenza alle donne
Alberto Bonisoli, ministro per i Beni culturali, ha ricordato che ra gli obiettivi del Governo, ha chiesto per il cinema più pliralsimo e globalità. In arrivo un decreto «per abbattere la pirateria» e un altro provvedimento con «il finanziamento di 30 milioni di euro per la ristrutturazione delle sale cinematografiche» in modo che questi luoghi siano sempre più unici ed adeguati ai tempi e dunque più appetibili per il mercato. C’ anche «un progetto speciale a sostegno dei film che abbiano come tema la violenza alle donne e i femminicidi».

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Il video-wall memorial
Per la prima volta il video-wall, stile Oscar, dove è stata ricordata la storia del premio (siamo alla 64/ma edizione) e poi una sorta di memoria con gli artisti recentemente scomparsi: da Ermanno Olmi a Carlo Vanzina, da Ennio Fantastichini a Bernardo Bertolucci e Pino Caruso. Poi le testimonianze di Piera Detassis, presidente e direttore artistico dell'Accademia del cinema Italiano, Francesca Lo Schiavo e Dario Argento, vincitori del David Speciale 2019, e quella del regista americano Tim Burton che ha appena presentato a Roma il suo ultimo film, Dumbo, e che stasera riceverà il premio alla carriera (David for Cinematic Excellence 2019) da Roberto Benigni.

Premi a Uma Thurman e Alfonso Cuarón
Stasera ci sarà anche Uma Thurman, attrice icona di Quentin Tarantino, sarà negli studi presente alla cerimonia di consegna dei David di Donatello per ricevere il premio speciale. Alla cerimonia di premiazione stasera ci sarà anche il premio Oscar Alfonso Cuarón che ritirerà il David per il miglior film straniero andato a 'Roma'.

Sul palco anche Bocelli col figlio Matteo
Andrea Bocelli poi interpreterà “Nelle Tue Mani” duettando con il figlio Matteo in “Fall On Me”. Sul palco, tanti protagonisti del cinema italiano, oltre i tantissimi candidati: fra gli altri, Stefano Accorsi, Stefania Sandrelli, Raoul Bova, Isabella Ferrari, Enrico Brignano e Serena Rossi. Infine, per quanto riguarda le candidature di questa edizione, Dogman di Matteo Garrone è al top con quindici. Gli tiene testa solo Mario Martone con il suo Capri-Revolution che si attesta a 13 candidature (manca però quella di miglior film), seguono poi, con 12 candidature ciascuna, Loro di Paolo Sorrentino e Chiamami col tuo nome di Luca Guadagnino e, subito dopo, con nove Lazzaro Felice e Sulla mia pelle rispettivamente di Alice Rohrwacher e Alessio Cremonini (entrambi in corsa anche nella categoria miglior film). Due donne poi sono in corsa per la regia e miglior film, oltre Lazzaro Felice c'è anche Euforia di Valeria Golino.

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