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L’Enea lancia il marchio “Made Green in Italy” per i prodotti con le migliori prestazioni ambientali

di Davide Madeddu

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(Riccardo Spinella - stock.adobe.com)

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21 le aziende coinvolte nel progetto cofinanziato dal Programma Ue LIFE

22 gennaio 2020
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2' di lettura

Valorizzare i prodotti italiani, dall'agroalimentare alla cosmesi, con le migliori prestazioni ambientali. Questo l’obiettivo del progetto Life Magis (Made Green in Italy Scheme) coordinato dall'agenzia Enea attraverso la diffusione del marchio “Made Green in Italy” (MGI).

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Partner dell'iniziativa Apo Conerpo, Cosmetica Italia, Consorzio per la Tutela del Formaggio Pecorino Romano, Legnolegno, Lineapelle e Unione Italiana Food, in rappresentanza dei settori coinvolti, e le istituzioni scientifiche Scuola Universitaria Superiore Sant'Anna di Pisa, Istituto per la Bioeconomia del CNR e Università Tecnica di Aquisgrana (RWTH), una delle università più grandi in Germania. Differenti i settori su cui si andrà a intervenire con l'iniziativa cofinanziata dal Programma Ue LIFE, per “diffondere la valutazione dell'impronta ambientale dei prodotti (PEF), in linea con le iniziative europee per la promozione della green economy”.

Si va dall'agroalimentare, con il caffè, formaggio, prodotti da forno, gelati e ortofrutta ai cosmetici per finire con i serramenti e il pellame. Il progetto, come rimarca Sara Cortesi, responsabile scientifico “prosegue un percorso già avviato nei progetti Pefmed e Life Effige sulla comunicazione dell'impronta ambientale di prodotto, la promozione di una crescita sostenibile e il sostegno alle aziende italiane nella valorizzazione delle produzioni nazionali”. All'interno del progetto l'Enea guiderà la sperimentazione dell'intero processo previsto dal regolamento del Made Green in Italy. Punto di partenza lo sviluppo di regole “di categoria di prodotto e classi di prestazione ambientale”.

Tra i compiti dell'agenzia quello di, dopo le verifiche, garantire la conformità dei prodotti con le indicazioni nazionali ed europee, che dovranno essere applicate in oltre 21 aziende impiegate in altrettanti settori produttivi. Non solo, scopo del progetto anche quello di riuscire a monitorare e studiare il riscontro tra i consumatori e quindi la loro valutazione sulla percezione del marchio. In programma anche il potenziamento degli strumenti di comunicazione verso clienti e consumatori finali. Prevista inoltre la realizzazione di una banca dati pubblica per aiutare le aziende ad aderire al marchio.

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