di Marco Valsania
Nuova bufera su Boeing, '737 Max progettato da clown'
2' di lettura
New York - Cos’altro può accadere ai nuovi e travagliati aerei della Boeing? Provate, nei serbatoi dei 737 Max, a metterci dei detriti, neanche fossero giganteschi bidoni della spazzatura volanti.
Proprio così: al posto del carburante, nelle cisterne sulle ali dei velivoli parcheggiati in attesa di essere autorizzati alla consegna alle compagnie aeree e a rientrare a tutti gli effetti in servizio, sono stati rinvenuti dei cosiddetti “Foreign Object Debris” (o Fod in codice) - vale a dire oggetti o sostanze estranee e di scarto che potrebbero rappresentare un nuovo e grave problema di sicurezza.
Detriti pericolosi
«Assolutamente inaccettabile», ha annunciato l’azienda, i cui nuovi 737 sono ormai bloccati a terra dallo scorso marzo dopo le tragedie di due voli in Indonesia e Africa causate da software difettosi e costate la vita a 346 persone. Boeing ha aggiunto di non ritenere che la nuova scoperta allunghi ulteriormente i tempi di un ritorno nei cieli dei 737 Max, che tuttavia non è previsto prima di metà anno al termine di verifiche sulle iniziative correttive prese dalla società.
I detriti “sono stati scoperti durante lavori di manutenzione”, ha fatto sapere l’azienda. E ha aggiunto che “la scoperta ha portato a una robusta indagine interna e a immediate azioni correttive nel nostro sistema di produzione” per eliminare del tutto gli Fod. Il termine si riferisce a qualunque tipo di oggetto o sostanza considerata estranea all’aereo e che potrebbe provocare seri danni, quali cortocircuiti e incendi.
Le autorità sono al corrente
L’autorità federale dell’aviazione civile americana, la Faa, ha indicato di essere a conoscenza del nuovo problema e del fatto che Boeing sta conducendo ispezioni volontarie su velivoli non consegnati. Né Boeing né la Faa hanno tuttavia indicato quanti aerei siano rimasti coinvolti nell’ultima debacle.
La Boeing, nonostante incidenti e scandali, ha continuato a lungo a produrre i modelli 737 Max, un best seller per il gruppo fino al suo blocco da parte dei regulators americani e internazionali. Ha fermato temporaneamente l’assemblaggio solo nelle scorse settimane davanti al protrarsi di inchieste e controlli per autorizzare il suo ritorno in servizio. Quasi 400 dei nuovi velivoli sono oggi parcheggiati in attesa di una futura consegna.
Marco Valsania
Giornalista
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