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Mattarella visita la scuola più “cinese” di Roma, il gesto anti-discriminazioni

di Marzio Bartoloni

Psicosi da Coronavirus: Mattarella visita la scuola più cinese di Roma

Accompagnato dalla figlia ha scelto questo istituto dopo le polemiche innescate dalla richiesta dei governatori leghisti del Nord di prevedere l’isolamento per i bambini cinesi a rischio

6 febbraio 2020
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2' di lettura

Una visita a sorpresa nella scuola Daniele Manin del quartiere Esquilino di Roma, uno dei più multietnici e nel cuore della Chinatown della Capitale. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella , accompagnato dalla figlia, ha scelto questo istituto dopo le polemiche innescate dalla richiesta dei governatori leghisti del Nord di quattro Regioni - Lombardia, Veneto, Friuli e provincia di Trento - di prevedere l’isolamento per i bambini cinesi provenienti dalle zone a rischio per il coronavirus.

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Una scuola con alto tasso di cinesi
«È stata una bella sorpresa, ha voluto incontrare i bambini e stringere loro la mano. È stata una visita informale», ha spiegato la preside della scuola Manuela Manferlotti. Il Capo dello Stato, accompagnato dalla figlia, come spiega la dirigente scolastica, ha incontrato due classi delle elementari, due della scuola dell'infanzia e due delle medie. «Ha voluto stare in mezzo ai ragazzi dando un messaggio di serenità di fronte a timori non giustificati, né giustificabili - ha spiegato Manferlotti -. Ha augurato a tutti buono studio». La preside Manferlotti, quindi, ha raccontato così la sua realtà dell'Esquilino fortemente multietnica: «Il 45% degli alunni sono migranti di seconda e terza generazione: 332 in totale di cui ben 224 nati in Italia». Di questi, spiega interpellata in merito, «tra i 100 e i 120 cinesi».

L’incontro con docenti e bambini
Mattarella, come si vede dai video diffusi subito dopo dal Quirinale, si è intrattenuto con docenti e bambini. In una classe si stava affrontando un discorso, spiega una insegnante su «l'amicizia, la pace, l'inclusione». «Amicizia e pace sono fondamentali e voi lo sapete, auguri», ha detto il Capo dello Stato, rivolto ai bambini e stringendo loro le mani. In un’altra classe, questa volta dell’infanzia, si stava leggendo - come ha raccontato la maestra Antonella - la storia di Gulliver con l’aiuto di un mappamondo di cartone. Al termine della visita, un gruppo di ragazzi ha cantato l’Inno di Mameli e ha regalato al Capo dello Stato un cartello con la scritta «La scuola è di tutti» e uno con «La costituzione italiana, articolo 34» sulla scuola e il diritto all'istruzione.

Per approfondire:
- Coronavirus, Fontana sulla quarantena a scuola: non siamo mangiabambini

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