Mate, l’esoscheletro di Comau che serve a prevenire le malattie professionali
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Nei primi sei mesi del 2019 si sono registrate più di 32mila denunce di malattia professionale. Di queste, poco meno di 20mila fanno riferimento a problemi del sistema osteomuscolare che continuano a rappresentare la
prima causa denunciata. Il settore nel quale maggiormente si verificano
questi casi resta l’industria. Va in questa direzione l’ultima trovata di Comau, società del gruppo Fca specializzata in robotica: si chiama Mate Fit For Workers ed è un esoscheletro che punta a rivoluzionare la catena di montaggio. All’insegna della sicurezza.
Si tratta di un dispositivo indossabile, leggero, in materiale traspirante e lavabile, pensato inizialmente per quegli operai che lavorano sotto la scocca delle automobili e che devono tenere le braccia alzate per lungo tempo, in una postura non ergonomica. Lanciato sul mercato a inizio anno, ora Mate ha anche una app che permette di monitorarne l’uso che farà il suo debutto ad Ambiente Lavoro, il Salone della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, organizzato da Bologna Fiere in collaborazione con Senaf e in programma a Bologna dal 15 al 17 ottobre.
Mate utilizza un’avanzata struttura passiva che assicura un supporto estremamente efficace, senza bisogno di impiegare batterie, motori elettrici o altri dispositivi soggetti a guasti. Ma soprattutto riduce considerevolmente l’affaticamento muscolare a livello delle spalle durante lo svolgimento dell’attività lavorativa, andando ad agire su uno dei fattori di rischio delle malattie muscoloscheletriche. Ne deriva un comfort maggiore per l’operatore e allo stesso tempo aumentano sia l’efficienza che la qualità del lavoro grazie all’assistenza costante al movimento nel
corso di attività manuali e ripetitive.
Comau ha prodotto e Mate in collaborazione con Össur, leader nel settore dei dispositivi ortopedici non invasivi, e Iuvo, azienda spinoff dell’Istituto di BioRobotica (Scuola Superiore Sant’Anna) specializzata in tecnologie indossabili. Un aspetto fondamentale di questa collaborazione è il desiderio congiunto di fare progredire ed evolvere la collaborazione tra l’uomo e la macchina, in diversi settori, tra cui quello biomedicale, della produzione industriale e il campo consumer.
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