di Riccardo Barlaam
Microsoft: industria 4.0 e competenze tecnologiche
1' di lettura
NEW YORK - La forte crescita del cloud computing ha spinto i risultati di Microsoft nel primo trimestre dell’anno fiscale 2020. Il gigante di Redmond ha riportato utili per 1,38 dollari ad azione, oltre le previsioni del panel di analisti di FactSet di 1,24 dollari, e più dei 1,14 dollari ad azione registrati lo scorso anno nello stesso periodo. Anche i ricavi aumentati del 13,6%, a 33,06 miliardi di dollari, hanno superato le stime degli analisti ferme a 32,23 miliardi di dollari.
Le vendite di Microsoft nelle tre principali linee di prodotto hanno battuto le guidance, ha detto la cfo Amy Hood nella conference call con gli analisti.
La scommessa lanciata anni fa dal ceo Satya Nadella di puntare decisamente sul cloud computing con Azure sta dando i suoi frutti: i ricavi dei servizi cloud offerti da Microsoft, che comprendono Azure, gli aggiornamenti del pacchetto Office 365 e altri servizi sulla “nuvola”, sono aumentati del 36%, alla cifra record di 11,6 miliardi di dollari. E sono diventati ormai il ramo principale della società, superando tutti gli altri segmenti per la prima volta in tre anni.
Il cloud ha spinto anche le azioni di Microsoft a superare il tetto dei mille miliardi di capitalizzazione a Wall Street nei mesi scorsi.
Da inizio anno i titoli della società hanno avuto un balzo del 35 per cento.
Riccardo Barlaam
Caporedattore Economia e Politica Internazionale
P.I. 00777910159 Dati societari
© Copyright Il Sole 24 Ore Tutti i diritti riservati
Per la tua pubblicità sul sito: 24 Ore System
Informativa sui cookie Privacy policy