(Luca Ghiglione / AGF)
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Fincantieri chiude il cerchio attorno al maxi contratto della Us Navy, anticipato da questo giornale (si veda il Sole 24 Ore del 15 novembre), per la costruzione di quattro unità Mmsc (Multi-mission Surface Combatants) destinate all'Arabia Saudita. Ieri il gruppo guidato da Giuseppe Bono ha reso nota l'assegnazione della commessa al consorzio guidato da Lockheed Martin di cui fa parte il suo “braccio” Usa.
L'ordine, che vale circa 1,3 miliardi di dollari (1,1 miliardi di euro) per Fincantieri, sarà eseguito presso lo stabilimento in Wisconsin di Fincantieri Marinette Marine. «Questo risultato - ha commentato il ceo Bono - corona uno straordinario lavoro che ci ha portato a consolidare una reputazione di assoluta eccellenza anche nel mercato statunitense, notoriamente molto complesso, ed è un attestato delle capacità strategiche, tecnologiche e gestionali che Fincantieri è in grado di esprimere sempre al più alto livello e in qualsiasi contesto».
Il contratto rientra nell'ambito del Foreign Military Sales, il programma dell'amministrazione Usa per il trasferimento di unità e addestramento alla difesa ai partner e alle organizzazioni internazionali, gestito dalla Defense security cooperation agency, l'agenzia governativa che si occupa delle vendite militari per conto del Dipartimento della Difesa.
Le Mmsc sono una versione customizzata delle littoral combat ship (Lcs), le navi da combattimento che il consorzio Lockheed-Fincantieri già costruisce per la Us Navy (finora ne sono state consegnate 9 e altre 7 sono in costruzione): avranno un'autonomia incrementata a 5mila miglia nautiche e una velocità superiore a 30 nodi in modo da effettuare operazioni di pattugliamento sia costiero che in mare aperto e affrontare tutte le moderne minacce alla sicurezza marittima ed economica.
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