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Una correzione strutturale dei conti da 0,6 punti di Pil per il 2020 è la richiesta originaria all'Italia dall'Ue. Ma con l'aggiustamento 2019 da 8,2 miliardi (7,6 miliardi in termini nominali) che ha fatto scendere il deficit nominale al 2% il governo conta di contenere la correzione in circa 4 miliardi anche se si potrebbe arrivare a 6
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