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Rocco Forte, restyling superlusso in Puglia e a Roma. Villa Igiea rinnovata nel 2020

di Sara Magro

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14 maggio 2019
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4' di lettura

Rocco Forte investe sull’Italia. Crede nel Paese di origine dei suoi genitori, e prosegue con una visione personale il mestiere del padre, Charles, che emigrato dalla Ciociaria all’Inghilterra ha fatto una lunga carriera fino a diventare Lord del Regno Unito, proprietario di 800 alberghi e 1.200 ristoranti. Dopo un take-over del Forte Group, Sir Rocco Forte ha ricominciato l’attività fondando con il padre e la sorella Olga la nuova società Rocco Forte Hotels , al momento 12 proprietà di lusso, 6 delle quali in Italia. In aggiunta al de Russie di Roma, al Savoy a Firenze e al Verdura a Sciacca, presenta tre nuovi indirizzi: Masseria Torre Maizza in Puglia e l’Hotel de la Ville a Roma, inaugurati da qualche giorno, più il Grand Hotel Villa Igiea, ultimo acquisto a Palermo.

Sir Forte, alla fine è riuscito a comprare Villa Igiea...
Erano tre anni che languiva. In Italia, le strutture arrivano sul mercato solo quando sono in condizioni di sofferenza sono irrimediabili. E il tira e molla è estenuante: si lancia un prezzo molto alto, nessuno compra, si abbassa e si va avanti così. In Inghilterra, invece si vende al volo a chi fa l’offerta migliore.

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Villa Igiea a Palermo

Quanto è costato l’acquisto?
Venticinque milioni, ma ce ne vogliono almeno altrettanti per ristrutturarlo. Spendere 500mila euro a camera per un hotel di 100 camere a Palermo è un bell’investire.

Investimento che però lei ha fatto...
La struttura mi piace per varie ragioni. In Sicilia abbiamo già il Verdura, e ci si arriva dall’aeroporto di Palermo. Così i nostri ospiti possono stare un paio di notti in città, e qualche giorno nel resort con spiaggia, Spa e campi da golf. Distano un’ora e mezza attraverso un paesaggio magnifico.

Il lusso del maggiordomo (incluso) al nuovo Hotel de la Ville di via Sistina

19 foto

La famiglia Forte operativa nel gruppo: Sir Rocco Forte in primo piano. A destra, la sorella Olga Polizzi, che sovrintende alla decorazione degli hotel. A sinistra, i tre figli di Sir Rocco: Irene, Lidia e Charles
L'Hotel de La Ville, in via Sistina 69, nel centro storico di Roma. Rocco Forte Hotels ha curato la ristrutturazione degli interni e firma la gestione del cinque stelle. La proprietà invece è del Gruppo Reale di Torino
 Hotel de la Ville. La sala da pranzo della suite de La Ville. Aperto a maggio 2019, il nuovo Hotel de la Ville è uno spazio dinamico in cima alla scalinata di piazza di Spagna. Il progetto di Tommaso Ziffer e Olga Polizzi ha trasformato il palazzo in un hotel contemporaneo che celebra la tradizione, la storia e i fasti del Grand Tour
Hotel de la Ville. Prima del rinnovo c'erano 192 stanze di cui alcune molto piccole. Con il rinnovo sono diventate 104, più grandi. 15 sono suite da 60 mq in su, terrazza esclusa
Hotel de la Ville. Uno scorcio di una suite e la porta per la terrazza
Hotel de la Ville. Una camera. Tra i servizi inclusi, c'è anche il maggiordomo che disfa e rifà la valigia
Hotel de la Ville. Il salottino di una Junior Suite dal tema colore “verde”
Hotel de la Ville. Una delle 89 camere
Hotel de la Ville. Area living della Suite Roma
Hotel de la Ville. Area living della Suite de la Ville
Hotel de la Ville. Tavolini apparecchiati all'aperto nel cortile di 400 mq. «L'hotel passerà alla storia come l'hotel delle terrazze su Roma», dice Sir Rocco Forte. Ce n'è una di 150 mq al 7° piano prenotabile per eventi privati
Hotel de la Ville. La terrazza della suite “Presidenziale”
Torre Maizza, a Savelletri di Fasano, in Puglia, è stata ricavata in una masseria del XVI secolo immersa in un uliveto antico. L'hotel dista 40 minuti dall'aeroporto di Brindisi
 Masseria Torre Maizza. Il ristorante con l'orto. Dell'hotel fanno parte anche una piccola spa e la spiaggia privata
 Masseria Torre Maizza. Rinasce da un restyling curato da Olga Polizzi, sorella di Rocco Forte. Le camere, in origine 30, sono ora 40 di cui 12 suite, una con piccola piscina privata. Tutte hanno invece il proprio giardino.
Torre Maizza. Tra gli ulivi centenari della masseria è stato realizzato un percorso golf di 9 buche
 Masseria Torre Maizza. La cornice si presta all'organizzazione di meeting e feste con una sala e una terrazza dedicate
 Torre Maizza. La torre della masseria che guarda la campagna intorno
 Masseria Torre Maizza. Lo chef Fulvio Pierangelini. Da anni firma tutte le cucine italiane dei Rocco Forte Hotels, prepara gli executive di ogni struttura, anche di quelle all'estero. Sir Rocco Forte si augura che la scuola apra in futuro anche agli esterni

Cosa l’ha conquistata di Villa Igiea?
È un hotel iconico, con la famiglia Florio alle origini. Ci sono passati Giorgio V d’Inghilterra, il Kaiser William II, l’ultimo Zar Nicola II. E negli anni Cinquanta e Sessanta c’è stata la Dolce Vita, che ha portato gli attori di Hollywood. Crediamo nelle sue potenzialità, per la posizione sul mare, e per Palermo che vive un momento di rinascita.

Quando aprirà?
Tra un anno. È un progetto complesso, che coinvolge anche le Belle Arti. Intanto abbiamo affidato l’incarico all’architetto Paolo Moschino, studio a Londra e un gran gusto per le strutture storiche.

Come nasce la sua passione per la Sicilia?
Credo molto nel Sud d’Italia. Anni fa cercavo un terreno per costruire un golf resort con due campi: c’era bisogno di molto spazio, e di un clima favorevole per stare aperti tutto l’anno. La Sicilia era il posto ideale. Così è nato il Verdura.

Riesce a tenere aperto tutto l’anno?
Non ancora, ma succederà.

E in Puglia?
Il primo maggio abbiamo inaugurato la Masseria Torre Maizza, con un restyling di mia sorella Olga. Bellissima. Quello pugliese è un fenomeno lampo. Le faccio un esempio: quando racconto del nuovo hotel di Roma, nessuno ha reazioni, come se fosse scontato, ma quando dico che ho aperto una masseria in Puglia, assisto a inattesi moti di entusiasmo.

L’Hotel de la Ville di Roma invece è un management.
Sì, la proprietà è del gruppo Reale di Torino che si è fidato della nostra professionalità e abbiamo fatto un rinnovo in stile “Grand Tour”, passando da 192 a 102 camere su progetto di Tommaso Ziffer, lo stesso del De Russie e del de Rome a Berlino.

Come definirebbe lo stile Rocco Forte?
I nostri alberghi sono molto intimi, si sente la famiglia. Infatti in azienda lavoriamo io, mia sorella, e i miei figli. Irene ha realizzato la linea cosmetica Irene Forte Skincare e ha sviluppato una strategia sul wellness che mancava al gruppo. Al De la Ville c’è la prima spa di 550 mq brandizzata con i suoi prodotti. Lidia invece si occupa di Food & Beverage insieme allo chef Fulvio Pierangelini. Charles, il più piccolo, è agli inizi.

La collaborazione con Pierangelini continua anche nei nuovi hotel?
Per me è un genio con il cibo. Abbiamo creato una scuola di cucina per istruire gli chef del gruppo, anche per gli hotel fuori Italia. A Roma abbiamo optato per una trattoria elegante con cucina a vista, piatti da condividere e, ovviamente, i famosi spaghetti al pomodoro e basilico dello chef.

Four Seasons, Oetker, Rosewood...tutti cercano hotel in Italia. Perché?
L’Italia è il più bel Paese del mondo: ha il 65% dei beni culturali, gente ospitale, buon clima, buon cibo. Nonostante economia e politica sembrino insanabili, il turismo va a gonfie vele richiamando investitori. In particolare, il turismo di lusso è molto forte: le camere si vendono molto care, il che fa salire il numero dei concorrenti e i prezzi salgono. Personalmente, vorrei strutture in tutto il Paese.

Previsioni per il futuro?
L’Italia deve imparare a presentarsi con unità di intenti e agire in modo più compatto. Molte cose vanno migliorate, dalle infrastrutture al sistema delle tasse per agevolare le imprese.

Quindi l’espansione continua anche fuori?
Sì, sì...Parigi, Mosca...Il mondo è grande e bello.

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