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Tolo Green porterà a Dubai 2020 le microalghe per ripulire l’aria

di Davide Madeddu

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(Ansa)

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Gilberto Gabrielli: «Trattamento ecologico dell’aria, tramite la biofissazione dell’anidride carbonica espirata dai visitatori con la produzione di ossigeno»

20 ottobre 2019
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2' di lettura

La tecnologia italiana per produrre l'alga spirulina e altre microalghe all'Expo 2020 Dubai. Il tutto sfruttando l’anidride carbonica prodotta dai visitatori che cammineranno all’interno dei padiglioni. Un allestimento che suona come una scommessa per il Gruppo Tolo Green, azienda attiva nel settore della produzione di microalghe oltre che in quello energetico.

Trattamento ecologico dell’aria
Nello specifico l’azienda guidata dall’imprenditore Gilberto Gabrielli, che a Matera illustrerà il progetto nell'ambito dell’iniziativa di presentazione del Padiglione Italia, si occuperà dell’installazione di un impianto di lavorazione di microalghe per la purificazione dell'aria nello spazio “Belvedere” del Padiglione Italia. L’impianto, anticipa il presidente «permetterà il trattamento ecologico dell'aria, tramite la biofissazione dell'anidride carbonica espirata dai visitatori con la produzione di ossigeno». Al funzionamento dell'intero sistema contribuirà un impianto di lampade fotosintetizzanti, «progettate specificamente dalla società C-LED, parte del Gruppo industriale e tecnologico CEFLA, e utilizzate per la crescita microalgale». Le lampade «permetteranno la proliferazione anche in ambiente confinato con scarsità di irraggiamento».

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Per tutta la durata di Expo 2020 Dubai, all’interno del Padiglione Italia si potrà osservare il processo di crescita e di lavorazione delle microalghe (Spirulina, Clorella e Dunaliella). Non solo, attraverso alcuni pannelli digitali sarà possibile conoscere in tempo reale i valori del flusso di aria immessa e purificata in ossigeno. L’attenzione del gruppo, partito con un progetto sperimentale per la produzione di oli carburanti, e poi da alcuni anni impegnato nella produzione dell’alga spirulina (partner tecnico per la produzione di microalghe nell’ambito del consorzio europeo Spiral G, all'interno del progetto europeo Horizon 2020) è per i mercati internazionali e nuovi potenziali investitori. «Il nostro obiettivo è entrare in questo ambito che vale globalmente 5 miliardi di dollari - dice Gilberto Gabrielli - e registra una crescita che varia dal 7 all’otto per cento all’anno». Delle 100 tonnellate consumate in Italia «venti sono prodotte nel nostro paese e sostengono un mercato che - argomenta Gabrielli - vale 35 milioni di euro». Dopo l’avvio degli impianti nella piana dell’Oristanese in Sardegna, dove l’azienda ha investito circa sei milioni di euro, e recentemente siglato un accordo sperimentale per l’impiego dell’alga spirulina nell’allevamento dei bovini, si guarda anche a nuove produzioni. E prodotti che oltre alle «tradizionali barrette vedono pasta e riso».

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