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Mes, gli scogli per il via libera in Parlamento

di Andrea Gagliardi

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In vista del consiglio europeo, mercoledì 11 in Senato si terranno le comunicazioni del premier Giuseppe Conte. Saranno le ore della della verità sulla tenuta della maggioranza: se alle comunicazioni di Conte alle Camere seguirà una risoluzione unitaria di maggioranza il governo, almeno fino a Natale, sarà salvo

5 dicembre 2019
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2' di lettura

Il prossimo appuntamento è il Consiglio europeo del 12 e 13 dicembre. Il tema Mes sarà sul tavolo anche se il presidente dell'Eurogruppo Mario Centeno, ha annunciato che la firma del nuovo Trattato avverrà solo ad inizio del prossimo anno. Chiudendo contemporaneamente all’ipotesi di cambiare il testo. Una posizione quest’ultima che il leader M5s Luigi Di Maio ha accolto con gelido silenzio e che non ha sorpreso il governo più di tanto: i margini di negoziato sono stretti e andranno percorsi dal premier Giuseppe Conte al prossimo Eurosummit.

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Le possibili limature
La speranza è quella di strappare limature all’accordo sul Fondo Salva-Stati che possano bastare al M5S per cantare vittoria. Per esempio sul regolamento delle clausole di azione collettiva (Cacs) sulle emissioni di debito. Conte approfitta della dilazione ufficializzata dall’Eurogruppo per rassicurare sulla tenuta della maggioranza: «Non vedo rischi sul Mes, quando sarà firmato decideranno i responsabili politici dei singoli Paesi, ci sono tempi e modi che decideremo in seguito».

M5s a rischio ordine sparso
Ma per il capo del governo il problema è duplice: alla trincea dell'Eurogruppo si somma quella di un M5S che, sul Mes, rischia di andare in ordine sparso. In vista del consiglio europeo, mercoledì 11, alle 15,30, in Senato si terranno le comunicazioni del premier Giuseppe Conte. Saranno le ore della verità sulla tenuta della maggioranza: se alle comunicazioni di Conte alle Camere seguirà una risoluzione unitaria di maggioranza il governo, almeno fino a Natale, sarà salvo. E non sarà messa in pericolo l'approvazione della manovra.

I movimenti della Lega
Proprio sulla risoluzione sul Mes, in queste ore, si succedono le riunioni nel M5S. Ci lavorano la sottosegretaria agli Affari Ue Laura Agea, insieme ai capogruppo Gianluca Perilli e Francesco Silvestri (pro tempore). Il Movimento naviga a vista, sospeso tra linea barricadera sposata da Di Maio e Alessandro Di Battista e tra quella di chi, anche tra i membri del governo, auspicherebbe toni più moderati. E tra le incognite c'è la linea della Lega. Il voto dell'11 dicembre potrebbe essere l'occasione per Salvini per tentare la spallata al governo facendo uscire allo scoperto quel manipolo di senatori M5s che intenderebbero votare con il Carroccio per far venire meno al Senato i già risicati numeri della maggioranza.

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