di Gianni Dragoni
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Miuccia Prada è la più pagata tra le donne-manager delle società italiane quotate in Borsa. La stilista milanese nel 2018 ha percepito uno stipendio fisso di 12,4 milioni di euro, al lordo delle tasse, come amministratore delegato di Prada, l’azienda di moda di cui è azionista di controllo.
La seconda più pagata è Alessandra Gritti, vicepresidente e a.d. di Tip (Tamburi investment partners), quasi 4,66 milioni (di cui 4,3 milioni di bonus). La terza è Monica Mondardini, manager che ha la fiducia sia di Carlo De Benedetti sia dei figli, è a.d. e direttore generale di Cir, presidente di Sogefi ed ex a.d. di Gedi (Editoriale L’Espresso), ha totalizzato 1,95 milioni, includendo anche i gettoni per le cariche nei cda di due società esterne, Atlantia e Trevi Finanziaria.
I dati, tutti al lordo delle imposte, sono stati elaborati dal Sole 24 Ore in base ai documenti societari pubblicati dalle società quotate (riferiti all’anno 2018) e utilizzati per il «pay watch» dei manager.
Divario tra donne e uomini manager
Il confronto delle buste paga mostra un amplissimo divario tra i compensi delle donne-manager e i turbostipendi degli uomini che guidano le aziende quotate. Miuccia Prada, che nella sua azienda (quotata a Hong Kong) ha lo stesso stipendio del marito, Patrizio Bertelli, nella classifica complessiva degli stipendi dei manager di società quotate è quinta, dietro quattro uomini. Le altre donne invece sono molto più indietro. Gritti è trentunesima. Mondardini è settantunesima. La causa della differenza è che poche donne hanno posizioni di comando o di guida operativa delle aziende.
Solo 4 donne tra i primi 100
Tra i primi 100 manager più pagati le donne sono solo quattro. La quarta, al 93mo posto, è Alberta Ferretti, 1,56 milioni di compenso come vicepresidente di Aeffe, la sua azienda di moda. Batte di un soffio Massimo Moratti, a.d. di Saras (1,545 milioni). La quinta è Gina Nieri, direttore affari istituzionali e consigliere di amministrazione di Mediaset, con 1,29 milioni, 122ma nella classifica assoluta. Supera di 4.522 euro l’ex direttore sportivo dell’As Roma, Ramon Rodriguez Verdejo, detto «Monchi».
Gli uomini più pagati hanno stipendi multipli di quelli delle donne. Finché ha potuto guidare Fiat-Chrysler, Ferrari, Cnh Industrial Sergio Marchionne (deceduto il 25 luglio 2018) ha percepito 28,27 milioni di euro lordi nel 2018, secondo quanto riportato dal bilancio di Exor, la holding degli eredi Agnelli-Nasi, di cui era vicepresidente. Il compenso di Marchionne è addirittura superiore alla somma delle buste paga delle prime dieci donne-manager, che totalizzano 27,5 milioni lordi.
Un uomo guadagna quanto 4,57 donne
Nella classifica assoluta il secondo più pagato è Carlo Cimbri, a.d. e d.g. di Unipol e presidente di UnipolSai, con 4,44 milioni di compensi monetari e premi in azioni gratuite per un controvalore di 10,34 milioni, che portano il suo totale nel 2018 a 14,8 milioni (inclusi 22.000 euro per la presenza nel cda di Rcs). Il numero tre è Valerio Battista, a.d. di Prysmian, che ha ricevuto 1,18 milioni di stipendio base e 12,44 milioni come controvalore di azioni gratuite (inoltre 55.000 euro dal cda di Brembo). Il numero quattro è Federico Marchetti, il fondatore di Yoox e a.d. di Ynap che, nella cessione di azioni al gruppo Richemont, ha realizzato una plusvalenza su stock option di 13,38 milioni.
I primi dieci uomini hanno totalizzato compensi pari a 125,8 milioni. Semplificando, se si fa una media si può dire che i primi dieci uomini nel 2018 hanno gudagnato 12,58 milioni ciascuno, rispetto a 2,75 milioni di media per ciascuna donna. Quindi lo stipendio medio dei primi dieci uomini è pari a 4,57 volte quello medio delle prime dieci donne.
Miuccia Prada, la più pagata
La donna più pagata, Miuccia Prada, ha superato, tra gli altri, nomi (e buste paga) pesanti come John Elkann (8,95 milioni), Marco Tronchetti Provera (7,85 milioni), l’ex a.d. di Atlantia Giovanni Castellucci (6,2 milioni), l’a.d. dell’ Eni Claudio Descalzi (5,94 milioni) e quello dell’Enel Francesco Starace (5,03 milioni), l’a.d. di Intesa Sanpaolo Carlo Messina (5,74 milioni), il presidente di Cementir Holding Francesco Caltagirone (4,745 milioni).
Le donne di Safilo, Reply, Datalogic
Sesta tra le donne è Luisa Deplazes De Andrade Delgado, nata in Svizzera nei Grigioni, a.d. di Safilo fino al 28 febbraio 2018. Grazie alla buonuscita di 1,09 milioni ha totalizzato 1,27 milioni, è 125ma nella classifica assoluta, davanti ad Andrea Della Valle. Poco dopo c’è Tatiana Rizzante, a.d. della società di informatica Reply, con 1,2 milioni. Valentina Volta è l’ottava donna, a.d. della bolognese Datalogic, 1,13 milioni, compreso il gettone di 20.000 euro dal cda dell’Ima.
La numero nove è l’aretina Diva Moriani, vicepresidente esecutivo di Intek, holding del gruppo del rame guidato da Vincenzo Manes, con uno stipendio di 544mila euro. È presente inoltre in tre cda di peso, Eni (nominata nel 2014 dal governo di Matteo Renzi), Generali e Moncler. Con questi gettoni Moriani quasi raddoppia i compensi totali a 1,04 milioni. La numero dieci è la fiorentina Micaela Le Divelec Lemmi, a.d. di Ferragamo dal 31 luglio 2018, ha percepito 994.333 euro per cinque mesi. È 150ma nella classifica assoluta.
Grieco e Neri prime nel pubblico
Nella graduatoria femminile troviamo quindi Daniela Gavio, 11ma con 956.530 euro per le cariche nelle società autostradali della famiglia di Tortona (vicepresidente Astm e Sias). Dodicesima la presidente Enel, Patrizia Grieco. Il compenso dall’Enel è di 450mila euro, più 207.000 euro per la presenza nel cda della controllata Endesa. Inoltre Grieco ha percepito gettoni per le cariche nei cda di Amplifon, Anima Holding, Ferrari e, fino al 28 aprile 2018, Cir, totalizzando 890.652 euro. Grieco è la prima tra le manager di società pubbliche tenendo conto anche dei compensi in altri cda di aziende private.
Laura Cioli, subentrata a Mondardini il 26 aprile 2018 come a.d. e d.g. di Gedi, ha ricevuto 618.482 euro da questa società (compreso un bonus di 147.334), oltre ai gettoni dai cda di Pirelli (110.000) e Brembo (95.000), per un totale di 823.482 euro. Al 14mo posto c’è Roberta Neri, a.d. dell’Enav, con 793.000 euro, lo stipendio più alto come donna-manager di area pubblica. Neri ha buoni rapporti con il gruppo Caltagirone, è nel cda di Cementir con un gettone di 22.000 euro che porta il suo totale a 805.000.
Scorrendo la classifica
La 15ma è Elena Maria Previtera, consigliere esecutivo di Reply, 782mila. Quindi Cinzia Farisè, che è stata dirigente di Fnm (Ferrovie Nord) fino al 31 dicembre 2018 e a.d. di Trenord fino al 13 settembre 2018, ha totalizzato 757.014 euro, inclusa la buonuscita di 525mila euro. È al 189mo posto e l’ultima donna tra i primi 200 manager più pagati.
Più sotto si trovano Alessandra Cozzani, consigliere e Cfo di Prada (647.000), Azzurra Caltagirone, per le cariche nel gruppo di famiglia tra cui a.d. del Messaggero (586.566, è 234ma). Elisabetta Stregher, Cfo e consigliere di gestione di Ubi Banca, è la donna più pagata nelle banche, 553mila euro. Ventesima donna e 247ma in assoluto Marina Berlusconi, presidente di Mondadori e consigliere di Mediaset (549mila). Emma Marcegaglia, presidente Eni, è 258ma con 510.000 euro, incluso il gettone di 10.000 nel cda di Gabetti. Tra i primi 200 manager più pagati le donne sono 16 e tra i primi 250 solo 20.
Gianni Dragoni
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