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È sulla “cacciata” del leghista Armando Siri che si consuma lo strappo più profondo nella maggioranza, a pochi giorni dal voto europeo. L'8 maggio 2019 il presidente del Consiglio revoca l'incarico di sottosegretario al leghista Armando Siri, durante un lungo consiglio dei ministri in cui la Lega ribadisce la propria contrarietà alla scelta di Conte, garantendo però fiducia al premier
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