di Andrea Chimento
Alice e il sindaco
3' di lettura
Nel weekend in sala è protagonista il cinema francese con «Alice e il sindaco» di Nicolas Pariser con Fabrice Luchini.
Il famoso attore parigino veste i panni del sindaco di Lione, un uomo che, a pochi mesi dalle elezioni, non ha più idee e si sente vittima di una vera e propria crisi esistenziale. Dopo anni di fervente attività politica, il sindaco dovrà affidarsi a una giovane e brillante filosofa, che potrebbe aiutarlo a trovare nuovi spunti e metodi di lavoro.
Presentato alla Quinzaine des Réalisateurs del Festival di Cannes dello scorso anno, «Alice e il sindaco» mette in scena l'incontro tra due persone completamente opposte, ma che attraverso il dialogo inizieranno a capirsi, confrontarsi e avvicinarsi sempre di più.
Dopo «Le grand jeu», Nicolas Pariser firma un'altra pellicola sul mondo della politica: se nel film precedente erano presenti anche alcune dinamiche da thriller, in questo caso invece il lungometraggio unisce efficacemente dramma e commedia, alternando momenti seriosi ad altri decisamente più leggeri e soavi.
Alice e il sindaco
Dialoghi incisivi
Il pregio del film di Nicolas Pariser sta soprattutto nella sceneggiatura, grazie in particolare a dialoghi incisivi e spunti di grande interesse nelle conversazioni tra il sindaco e Alice, ben interpretati dal già citato Luchini e da Anaïs Demoustier, attrice che negli scorsi mesi ha recitato anche in «Gloria mundi» di Robert Guédiguian, presentato in concorso alla Mostra di Venezia 2019.
I limiti stanno invece in una messinscena piuttosto scolastica e in un andamento narrativo che, al di là dei dialoghi, presenta diversi passaggi privi di grande ritmo, ma resta comunque un prodotto da vedere e il film nettamente migliore tra le novità di questa settimana.
Il ladro di giorni
Il ladro di giorni
Deludente è invece «Il ladro di giorni», terzo lungometraggio di Guido Lombardi, regista che con il suo esordio «Là-Bas – Educazione criminale» aveva dato vita a una delle opere prime più sorprendenti del cinema italiano contemporaneo.
Al centro della trama c'è Salvo, ragazzino che vive in Trentino con gli zii e non vede suo padre Vincenzo da sette anni, dal giorno in cui quest'ultimo venne arrestato. Vincenzo, però, rispunta improvvisamente ed è deciso a fare un viaggio attraverso l'Italia insieme al figlio.
Sorta di dramma on the road, che racconta di un padre e un figlio pronti a riavvicinarsi, ma comunque distanti a causa delle bugie dell'uomo che, almeno inizialmente, sceglie di viaggiare con il ragazzo per scopi ben poco educativi.
Se già la base della storia difetta di originalità, col proseguire dei minuti le cose si mettono ancora peggio a causa di un andamento poco credibile e di personaggi scritti in maniera piuttosto grossolana.
Scarso il coinvolgimento e pochissime le emozioni in questa pellicola che vede Riccardo Scamarcio nei panni di Vincenzo: anche l'attore non è al suo meglio e offre una prova al di sotto delle sue capacità.
Birds of Prey
Birds of Prey
Infine, tra le novità in sala da segnalare inoltre «Birds of Prey e la fantasmagorica rinascita di Harley Quinn» di Cathy Yan.
Dopo gli eventi di «Suicide Squad», Margot Robbie torna nei panni di Harley Quinn in questa sorta di spin-off dedicato al personaggio dell'universo DC.
È un film con alcuni spunti importanti (in primis l'emancipazione femminile della protagonista) e con un coinvolgimento superiore rispetto al debolissimo «Sucide Squad», ma anche in questo caso ci troviamo di fronte a un prodotto con scarsa inventiva, vittima di un ritmo altalenante e con diversi personaggi secondari del tutto trascurabili.
Oltre a Margot Robbie, nel cast recitano Mary Elizabeth Winstead e Ewan McGregor.
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