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Mercati, il dollaro resta il re degli scambi valutari

di Andrea Gennai

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(Marka)

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La moneta americana è presente nell’88% degli scambi giornalieri dei cross valutari globali, in crescita rispetto al 2016. Euro lontano al 32%. Perde terreno lo yen. Ad aprile gli scambi tra le divise sul mercato globale hanno raggiunto i 6.600 miliardi di dollari al giorno (oltre 3 volte il Pil italiano annuo) contro i 5.100 miliardi registrati tre anni prima

24 settembre 2019
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2' di lettura

È ancora lui incontrastato: re dollaro Usa resta la valuta più importante a livello globale al mondo e addirittura conquista posizioni rispetto a tre anni fa. L’ultimo rapporto triennale della Banca dei regolamenti internazionale (Bri), una vera e propria “Bibbia” per il settore, fotografa le dinamiche del mondo del forex (foreign exchange) ed evidenzia lo strapotere del biglietto verde. L’era Trump, fino a questo momento, ha confermato il predomio valutario statunitense.

Sale il dollaro mentre lo yuan non fa boom

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Il dollaro Usa resta la valuta dominante sul mercato ed è presente nell’88% degli scambi giornalieri dei cross valutari globali (la somma complessiva è il 200% essendo i rapporti tra due divise) salendo di un punto percentuale in tre anni mentre l’euro segue a debita distanza con il 32%, segnando comunque una crescita su base triennale.

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Nel panorama internazionale arretra il peso dello yen mentre lo yuan, la divisa cinese, non scala le classifiche. Le statistiche evidenziano che la moneta di Pechino (pesa poco più del 4%) ancora deve affermarsi come divisa internazionale di peso nonostante la maggiore apertura delle autorità asiatiche alla finanza internazionale.

Scambi in forte crescita

Ad aprile gli scambi tra le divise sul mercato globale hanno raggiunto i 6.600 miliardi di dollari al giorno (oltre 3 volte il Pil italiano annuo) contro i 5.100 miliardi registrati tre anni prima. Un balzo vistoso che è stato raggiunto grazie al boom dei derivati soprattutto con gli swap sul forex che valgono oggi circa la metà del mercato. Il mercato delle valute è condizionato pesantemente dai derivati e infatti gli scambi “spot” rappresentano solo il 30% del mercato in termini di volumi.

Euro-dollaro superstar

Per avere un’idea dei cross valutari più importanti l'euro-dollaro fa la parte del leone con circa il 24% degli scambi: un quarto del mercato mondiale si concentra quindi sulle due valute più importanti. Al secondo posto resta dollaro-yen con una quota del 13,2%, in netto calo rispetto a tre anni fa. In terza posizione, immutato, il rapporto di cambio tra dollaro-Usa e sterlina (cable) con un peso del 9,6%, in crescita rispetto a tre anni fa. Il peso internazionale della sterlina resta immutato nel contesto internazionale. Il dollaro contro yuan, infine, rappresenta solo il 4,1% degli scambi a livello internazionale.

I PESI

L'incidenza % dei cross valutari sul totale degli scambi. Fonte: Elaborazione su dati Bri

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Il peso della piazze finanziarie

A livello di piazza finanziarie più importanti per il valutario la situazione complessiva non muta: Uk, Usa, Hong Kong, Singapore e il Giappone rappresentano il 79% del trading a livello globale. All’interno dei “big” cambiano però in maniera significativa i pesi. In particolare cresce il ruolo di Londra (il 43% dell'attività globale), che si conferma la piazza di riferimento nonostante le incertezze legate a Brexit. Arretra il peso del Giappone, legato evidentemente al calo degli scambi sullo yen, mentre cresce il ruolo della Cina (mainland).

A CONFRONTO

La ripartizione del mercato del Forex per strumenti – anno 2019. Fonte: elaborazione su dati Bri

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