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Panetta nel board della Bce, primo via libera dall’Eurogruppo

dal nostro inviato Beda Romano

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Il banchiere centrale italiano è attualmente direttore generale della Banca d’Italia. La sua presenza permetterà all’Italia di rimanere presente nel comitato esecutivo anche dopo la partenza di Mario Draghi, a fine mese

9 ottobre 2019
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2' di lettura

LUSSEMBURGO – I ministri delle Finanze della zona euro hanno dato mercoledì 9 ottobre il loro assenso alla nomina di Fabio Panetta a membro del comitato esecutivo della Banca centrale europea in sostituzione di Benoît Cœuré che lascerà l’istituto monetario il 31 dicembre. Il banchiere centrale italiano è attualmente direttore generale della Banca d’Italia. La sua presenza permetterà all’Italia di rimanere presente nel comitato esecutivo anche dopo la partenza di Mario Draghi, a fine mese.

Fabio Panetta, 60 anni, entrerà in carica il 1 gennaio. Un accordo informale, che ha permesso al candidato italiano di correre senza oppositori, prevede che i maggiori Paesi dell’unione monetaria abbiano sempre una propria presenza nel comitato esecutivo. Nel 1998, i primi membri furono il presidente olandese Wim Duisenberg, il francese Christian Noyer, l’italiano Tommaso Padoa-Schioppa, il tedesco Otmar Issing, lo spagnolo Eugenio Domingo Solans e la finlandese Sirkka Hämäläinen.

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Il mandato del banchiere centrale italiano a Francoforte durerà otto anni. Il presidente dell'Eurogruppo Mário Centeno ha confermato qui a Lussemburgo che i ministri delle Finanze dovranno a breve nominare anche un sostituto di Sabine Lautenschläger la quale qualche giorno fa ha annunciato le proprie inattese e clamorose dimissioni dal comitato esecutivo dell'istituto monetario, in grave disaccordo con la politica monetaria della Bce.

Fabio Panetta giunge a Francoforte in un momento delicato, segnato da gravi tensioni nazionali nel consiglio direttivo della banca. La recente decisione del consiglio direttivo di ridurre ulteriormente il costo del denaro è stata criticata da numerosi banchieri centrali. C'è di più. Un gruppo di ex governatori ha scritto una lettera aperta di critica alla politica monetaria della Bce. Le tensioni sono clamorose, ma sono anche segno di una certa maturità della stessa banca centrale.

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