Arabia Saudita, il ministro: recuperato il 50% della produzione (Reuters)
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Il ministro dell’Energia saudita, Abdulaziz bin Salman, ha dichiarato che il 50% della produzione di greggio è stata «ripristinata» dopo gli attacchi via droni a due stabilimenti della compagnia nazionale Saudi Aramco. Bin Salman ha annunciato che il Paese fornirà una normale produzione ai suoi
clienti entro fine mese, raggiungendo 11 milioni di barili, contro i 9,6 milioni al giorno prima degli attacchi alle raffinerie. Il principe ha aggiunto che la Aramco continuerà i suoi preparativi per andare sul mercato a prescindere da qualsiasi impatto degli attacchi.
Il blitz, poi rivendicato da ribelli dello Yemen, ha provocato danni enormi al colosso petrolifero nazionale, facendo prospettare una perdita fino al 50% della produzione e uno slittamento dell’Ipo dell’azienda. In un secondo momento, fonti citate dai media statunitensi hanno attribuito l’attacco all’Iran.
A New York il petrolio torna al ribasso
Bin Salmna ha parlato in una conferenza stampa a Jeddah. A New York il petrolio ha accelerato di nuovo al ribasso dopo che Bin Salman ha detto che le forniture di greggio dell'Arabia Saudita sono tornate alla normalità successivamente agli attacchi di sabato scorso. La produzione, ha aggiunto, sarà di nuovo a pieno regime entro la fine del mese in corso ma i clienti di Riad non subiranno alcuna interruzione nelle forniture. Il contratto ottobre al Nymex segna un calo del 6,2% a 59 dollari al barile. Il ministro ha definito gli attacchi “terroristici” e ha detto che l'Ipo di Aramco non slitterà come invece il mercato ieri temeva
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