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La Svezia per prima archivia l’era tassi negativi

di Lucilla Incorvati

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Marka

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La Riksbank era intervenuta per prima nel 2009 ora vara un rialzo di un quarto di punto per dare una boccata di ossigeno al settore finanziario

20 dicembre 2019
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1' di lettura

E’ la Svezia con l’azione della Riksbank, banca centrale svedese, uno dei pionieri nell'utilizzo dei tassi di interesse negativi, il primo Paese ad archiviare per prima l'era dei tassi negativi. Dopo 5 anni l’istituto svedese li riporta a quota zero varando un rialzo di un quarto di punto. La decisione,già preannunciata e quindi già prezzata dal mercato, è stata presa sebbene le prospettive di rallentamento dell'economia. Obiettivo: dare una boccata di ossigeno al settore finanziario.

La linea del Governatore. Stefan Ingves ha minimizzato l'andamento delle prospettive di crescita concentrando l'attenzione sui contraccolpi dei tassi sottozero soprattutto per la maggiore propensione agli investimenti a rischio. L'autorità monetaria svedese aveva deciso per prima nel 2009 di addebitare alle banche commerciali i depositi, anziché pagare interessi.
Da ieri la Riksbank ha alzato il tasso di riferimento repo a zero da -0,25%, poiché la maggior parte dei suoi funzionari si aspetta che l'inflazione si avvicini all'obiettivo del 2% nei prossimi anni. L'istituto centrale ha però anche segnalato cautela, indicando che non ha in programma di aumentare ulteriormente il tasso chiave nel 2020. Va anche detto che due dei sei membri del board, Anna Breman e Per Jansson, si erani opposti alla decisione, preferendo attendere alla stabilizzazione dell'inflazione intorno all'obiettivo.

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