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Conte ad Algeri: Italia e Algeria divise sulla Zona economica esclusiva

di Andrea Carli

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Visita del presidente del Consiglio Giuseppe Conte in Algeria (foto Alr)

Visita del presidente del Consiglio Giuseppe Conte in Algeria (foto Alr)

Nel 2018 il paese del Nord Africa ha istituito in via del tutto unilaterale una Zee che nella sostanza si sovrappone alla Zpe (Zona di protezione ecologica) nel Tirreno definita dall’Italia nel 2011. Roma ha inoltrato formale protesta in sede Nazioni Unite

16 gennaio 2020
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2' di lettura

Tra i dossier che fanno da contorno alla visita del presidente del Consiglio Giuseppe Conte in Algeria, oltre a quello libico, c’è n’è anche uno che riguarda la Zona economica esclusiva.

Su questo capitolo, che intacca lo sfruttamento delle risorse marine da parte dei due paesi, la distanza tra Roma e Algeri è allo stato attuale consistente. Tutto nasce da uno strappo: quello del paese del Nord Africa, che nel 2018 ha istituito in via del tutto unilaterale una Zee che nella sostanza si sovrappone alla Zpe (Zona di protezione ecologica) nel Tirreno che l’Italia aveva “battezzato” sette anni prima. Conte vede il primo ministro Abdeelaziz Djerad e il Presidente della Repubblica Algerina Democratica e Popolare, Abdelmadjid Tebboune.

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Lo strappo degli algerini
Dall’oggi al domani, gli algerini hanno dunque deciso di estendere da 40 a 180 miglia la propria Zee, con un confine valevole anche per il fondale. La Zee indicata da Algeri lambisce le acque territoriali italiane nell’area a ovest della Sardegna. Sono toccate, in particolare, le acque di Sant’Antioco, Carloforte, Portovesme, Oristano, Bosa e Alghero. Il fondo del mare e la massa d’acqua sovrastante, ricorda Fabio Caffio, esperto di diritto marittimo dello Iai (Istituto affari internazionali), «sono sottoposti a leggi diverse: sul fondo c’è la piattaforma continentale con le risorse energetiche; sopra, la Zona economica esclusiva (Zee) con le risorse ittiche e gli habitat naturalistici da proteggere».

La protesta dei pescatori italiani e la protesta all’Onu
La mossa algerina è stata contestata dalle circa 90 imprese di pesca che operano nella zona, e che effettuano pesca a strascico. A novembre l’Italia ha presentato una protesta formale alle Nazioni Unite. La mossa però non ha avuto effetto, e il nodo, nonostante il pressing diplomatico, permane.

Italia primo partner commerciale dell’Algeria
Al di là della questione Zee, dal punto di vista commerciale i rapporti tra i due paesi sono consolidati: anche nel 2018 l’Italia si è confermata primo partner commerciale dell’Algeria a livello globale e l’Algeria il primo partner commerciale dell’Italia nel Continente africano e nell’area Medio Oriente - Nord Africa. Inoltre, l’Algeria è il nostro secondo fornitore energetico e ha per questo un’importanza strategica per l'Italia. Il gas costituisce la quasi totalità delle importazioni italiane, mentre l’Italia esporta principalmente macchinari, prodotti petroliferi raffinati, prodotti chimici e siderurgici. Intrecci a livello commerciale che rendono difficile la trattativa con Algeri per la soluzione del dossier Zes.

Per approfondire:
Perché Russia e Turchia sono diventati i nuovi «padrini» della Libia Libia, Conte incontra Erdogan: gruppo interposizione per ottenere tregua

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