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La storia del dissesto Mps non può essere scritta solo in Tribunale

di Carlo Marroni

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Mussari dopo la prima sentenza sul derivato Alexandria, ottobre 2014

Mussari dopo la prima sentenza sul derivato Alexandria, ottobre 2014

L'acquisizione di Antonveneta è costata il dissesto di un banca cinquecentenaria, forse arretrata sulle best practices di Wall Street (si è visto poi che danni hanno combinato), politicizzata da partiti e sindacati, ma anche presente in ogni angolo dei distretti del centro Italia, e che macinava utili

8 novembre 2019
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2' di lettura

Milano condanna (per ora). Un pezzo di storia del dissesto Monte Paschi che si aggiunge all'enorme libro di fatti e misfatti consumati in tempi non troppo lontani all'ombra di Rocca Salimbeni, in anni di prezzi folli e strapotere della politica locale ma anche di amabile compiacenza del potere nazionale, che a Siena guardava come mucca da mungere.

Una condanna tuttavia dice un pezzo di verità – certamente il più duro per chi la subisce – ma quella politico-economica non si esaurisce dentro un'aula giudiziaria, per quanto importante.

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L'acquisizione di Antonveneta è costata il dissesto di una banca cinquecentenaria, forse arretrata sulle best practices di Wall Street (si è visto poi che danni hanno combinato), politicizzata da partiti e sindacati, ma anche presente in ogni angolo dei distretti del centro Italia, e che macinava utili.

L'operazione Antonveneta “spinta” dal potere nazionale
La crisi Mps, cavalcata dalla cattiva politica, è arrivata a far dipingere Siena come una congrega di fannulloni in attesa della mancia e di un posto di lavoro. Anche questi stupidi luoghi comuni, in parte condivisi nei vari palazzi del potere nazionale, hanno contribuito a creare un brodo di coltura che ha portato a scelte sciagurate.

È vero: la spinta verso l'Antonveneta, acquisizione-simbolo di una stagione votata alla “creazione del valore”, è del potente presidente che mette il cda davanti ad una scelta immediata, senza due diligence, come è stato riscostruito. Ma va anche detto che la pressione arriva da tutto il sistema che cerca sia il tassello finale al consolidamento sia alla sistemazione di una partita, quella di Padova, che aveva visto scalate e controscalate.

Tutti contenti quindi, ma dentro, nelle stanze ai piani intermedi di Rocca Salimbeni, dove lavoravano uomini e donne che sapevano far di conto (e parlavano anche inglese) fu subito chiaro che quello era l'inizio della fine. Perlomeno di un'epoca.

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