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Friday for future, il quarto sciopero globale sul clima

di Roberto Da Rin

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(EPA)

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Sono 350 le città che aderiscono al progetto

29 novembre 2019
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2' di lettura


È il quarto sciopero mondiale per il clima. Dopo le centinaia di migliaia di persone che, negli scorsi mesi di marzo, maggio e settembre, hanno sfilato in molte città del mondo, oggi va in scena un altro Global strike for future, nato dalla protesta pacifica della studentessa svedese Greta Thunberg contro lo scarso impegno della politica sui cambiamenti climatici.
Quello del 29 novembre ha un significato simbolico di particolare evidenza, in quanto concomitante con il Black Friday 2019, la giornata dello shopping sfrenato con sconti esorbitanti sia online che nei negozi.
Sono già 350 i Paesi che in tutto il mondo hanno aderito al movimento di Greta. E' stato scelto il venerdì, come giorno di manifestazione, perché la studentessa svedese scelse, nel 2018, di saltare le lezioni del venerdì per presentarsi di fronte al Parlamento svedese con il cartello “Skolstrejk for klimatet”, Sciopero scolastico per il clima.
Cosa chiede il movimento.

Friday for future: giovani in piazza dal Giappone all'Australia

18 foto

Sydney, Australia (EPA/STEVEN SAPHOR)
Sydney, Australia (AAP Image/Steven Saphore/via REUTERS)
Sydney, Australia (AAP Image/Steven Saphore/via REUTERS)
Sydney, Australia (AAP Image/Steven Saphore/via REUTERS)
Sydney, Australia (EPA/STEVEN SAPHORE)
Sydney, Australia (EPA/STEVEN SAPHORE)
Sydney, Australia (EPA/STEVEN SAPHORE)
Sydney, Australia (EPA/STEVEN SAPHORE)
Tokyo, Giappone (Photo by CHARLY TRIBALLEAU / AFP)
Tokyo, Giappone (Photo by CHARLY TRIBALLEAU / AFP)
Tokyo, Giappone (Photo by CHARLY TRIBALLEAU / AFP)
Tokyo, Giappone (Photo by CHARLY TRIBALLEAU / AFP)
Tokyo, Giappone (Photo by CHARLY TRIBALLEAU / AFP)
Tokyo, Giappone (Photo by CHARLY TRIBALLEAU / AFP)
Tokyo, Giappone (Photo by CHARLY TRIBALLEAU / AFP)
Tokyo, Giappone (Photo by CHARLY TRIBALLEAU / AFP)
Tokyo, Giappone (Photo by CHARLY TRIBALLEAU / AFP)
Tokyo, Giappone (Photo by CHARLY TRIBALLEAU / AFP)
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Il movimento non possiede un coordinamento centrale ed è costituito da un insieme di comitati cittadini e sul suo profilo Facebook, «Fridays for future» vengono spiegate le tre principali rivendicazioni:

1) Fuori dal fossile: raggiungimento dello 0 netto di emissioni a livello globale nel 2050 e in Italia nel 2030. L'obiettivo è quello di contenere l'aumento globale di +1,5° di temperatura. E non oltre.
2) Il principio di inclusione: nessun Paese, secondo il movimento, dovrà essere escluso dalla transizione energetica, attuata su scala mondiale.
3) La conoscenza scientifica: l’idea è quella di valorizzare il contributo degli esperti, ascoltando e diffondendo i moniti degli studiosi di tutto il mondo. La scienza ha indicato la direttrice da seguire. Ora è necessario che la politica agisca.

L'adesione delle Sardine.
Le manifestazioni Friday for future arrivano all'indomani dello sciopero nazionale dei treni e del trasporto pubblico, impossibile escludere disagi alla circolazione per pendolari e lavoratori. Nelle ultime ore è giunta una novità degna di nota: insieme agli attivisti per il clima, presenti in piazza anche le “Sardine”. Come annunciato da Luca Sardo di Friday for Future Italia, «le Sardine saranno con noi in piazza per il Friday for Future ma solo alla manifestazione di Roma, nelle altre città ci sono state adesioni singole».

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