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Telepass, è aperta la caccia al socio di minoranza

di Carlo Festa

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(Imagoeconomica)

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12 luglio 2019
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3' di lettura

Entra nella fase operativa la cessione di una quota di Telepass da parte di Atlantia. Secondo indiscrezioni, proprio nelle ultime ore sarebbe stata inviata la documentazione ai potenziali acquirenti da parte dei consulenti finanziari advisor Goldman Sachs, Mediobanca e Banca Imi: il teaser sarebbe arrivato a grandi operatori del private equity, ma anche a fondi sovrani e a grandi fondi pensione. Tra i fondi sovrani ci sarebbero Adia, Gic e Qia. Tra le casse previdenziali il dossier sarebbe invece nel radar dei grandi fondi pensione canadesi. Infine ci sarebbero grandi operatori del private equity come General Atlantic (dove è da poco diventato special advisor Vittorio Colao), Warburg Pincus, Partners Group, Kkr, Tpg, Advent e Bain Capital.

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Telepass ha circa 6,2 milioni di clienti in Italia e in Europa. È un gioiellino con una progressione nel tempo dei ricavi: passati dai 143 milioni del 2015, ai 151 milioni del 2016, ai 183 milioni del 2017, per arrivare ai 200 milioni previsti nel 2018. Il CaGr in questi anni è stato dell'11,8 per cento. Stessa accelerazione anche dell'Ebitda: 89 milioni nel 2015, 91 milioni nel 2016, 109 milioni nel 2017 fino a 118 milioni del 2018. Quindi una redditività sempre vicina al 60 per cento.

La suddivisione del giro d'affari di Telepass – che conta quattro divisioni: Consumer, Merchant and supply, Business e Payments – è tra commissioni da Telepass (62%), servizi Premium (15%), commissioni da Viacard (11%) e altri servizi (12%). Telepass è presente soprattutto in Italia, dove i circa 5.989 chilometri delle autostrade ne utilizzano i sistemi di pedaggio. Ma il gruppo ha accordi anche con autostrade di Spagna, Portogallo, Francia, Belgio, Polonia, Austria, Germania, Svezia, Danimarca e Norvegia.

Diverse le aree di espansione che l'ingresso del nuovo investitore potrebbe favorire con investimenti, visto che l'operazione avverrà tramite aumento di capitale: dal settore tradizionale dei servizi di pedaggio fino all'expense management e all'analisi dei dati.Ma quale potrebbe essere la valutazione di Telepass? In base a una ipotesi di 12-13 volte l'Ebitda previsto nel 2019 (oltre quota 150 milioni di euro), il valore possibile di Telepass potrebbe essere in un range compreso tra 1,9 e 2,1 miliardi di euro.

Nel dicembre 2016 Atlantia ha acquisito il 100% di Telepass da Autostrade per l'Italia (il 96,15%) e Autostrade Tech (il 3,85%) con una valutazione di 1,1 miliardi di euro. A quel tempo la società generava 151 milioni di giro d'affari e 91,3 milioni di Ebitda. Tra i competitor a cui guardare, per la valutazione, ci sono società nel settore dei pagamenti aziendali come Fleetcor, nel settore dei pagamenti elettronici – come Nexi, Sia e Paypal – ma anche nel settore dei dati, come Cerved e TomTom, oppure grandi gruppi di portata globale come Visa e Mastercard. C'è da dire che tra le motivazioni che avrebbero portato Atlantia a prendere la decisione di cedere una minoranza ci sarebbe stato l'interesse di alcuni grandi gruppi (si vocifera Nexi, ma non si sono conferme) per rilevare l'intera Telepass.

Nel frattempo ieri la holding della famiglia Benetton, Edizione, attraverso la controllata Sintonia, ha alleggerito la sua partecipazione in Cellnex, cedendo alla Abu Dhabi Investment Authority (Adia) e al fondo sovrano di Singapore Gic una quota complessiva del 5% di ConnecT, la holding che custodisce il 29,9% della società delle torri rilevata da Abertis.

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