Il figlio di Salvini sulla moto d’acqua diventa un caso politico
2' di lettura
La questura di Ravenna ha avviato accertamenti per verificare l'eventuale uso improprio di un mezzo della Polizia, in seguito ad un video che mostra il figlio del ministro dell'Interno Matteo Salvini salire a bordo di una
moto d'acqua della Polizia insieme ad un agente a Milano Marittima e fare un giro in mare. L’episodio è stato documentato da un giornalista di Repubblica, che ha ripreso anche il tentativo di due persone – qualificatesi come «della polizia» – di impedire le riprese.
GUARDA IL VIDEO - Il figlio di Salvini sulla moto d'acqua diventa un caso politico
LEGGI ANCHE / Non solo Tav: da sicurezza ad autonomia, nuova settimana di tensione M5s-Lega
Sulla vicenda si è scatenata una dura polemica politica. Il vicepresidente del Consiglio e ministro dell’Interno, Matteo Salvini, ha affermato: «Errore mio da papà, nessuna responsabilità va data ai poliziotti, che anzi ringrazio perché ogni giorno rischiano la vita per il nostro Paese».
La presa di posizione non ha però impedito la dura censura da parte dell’opposizione. Emanuele Fiano, esponente del Pd alla Camera ha sottolineato su Twitter: «I mezzi della Polizia servono per garantire la nostra sicurezza, non per far divertire la famiglia del Salvini di turno, e i poliziotti non possono essere messi in difficoltà dalla deferenza verso il ministro con rischi per loro e per il ragazzo».
Utilizza Facebook per criticare l’episodio un’altra esponente Pd, Giuditta Pini, mentre la collega di partito Alessia Morani ha chiamato in causa anche il M5S: «Il figlio di Salvini al mare sulla moto d'acqua della Polizia. Se invece che del figlio di Salvini si fosse trattato di un politico del Pd, è sicuro che i 5 Stelle avrebbero fatto il diavolo a quattro».
LEGGI ANCHE / Mozione Pd anti-Salvini, solo una volta un ministro sfiduciato in Parlamento
Marco Di Maio, altro parlamentare Pd, su Facebook ha scritto: «La Polizia non appartiene al ministro di turno, non è a disposizione dei sollazzi della sua famiglia: se tutto fosse confermato così, il ministro dovrebbe lasciare il suo incarico perché non in grado di garantire l'autonomia della Polizia e dei corpi dello Stato che sono alle sue dipendenze». Per Nicola Fratoianni, di Sinistra italiana, l’episodio avviene «proprio nel giorno in cui il capo della Polizia denuncia le carenze strutturali di organico e le difficoltà che ci saranno nei prossimi anni, ecco la notizia dal parco divertimenti del ministro dell’Interno». Ironico il vicesegretario di Più Europa, Piercamillo Falasca: «Dopo il Trota, continua la saga dei figli dei segretari della Lega che imbarazzano l'Italia».
P.I. 00777910159 Dati societari
© Copyright Il Sole 24 Ore Tutti i diritti riservati
Per la tua pubblicità sul sito: 24 Ore System
Informativa sui cookie Privacy policy