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Confindustria: il nuovo governo metta al centro economia, crescita e sviluppo

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In attesa dell’intervento alle Camere del premier incaricato Giuseppe Conte Confindustria (foto imagoeconomica) rinnova l’auspicio che l’esecutivo metta al centro della sua attenzione l’economia reale e mostri sensibilità ai temi dello sviluppo

In attesa dell’intervento alle Camere del premier incaricato Giuseppe Conte Confindustria (foto imagoeconomica) rinnova l’auspicio che l’esecutivo metta al centro della sua attenzione l’economia reale e mostri sensibilità ai temi dello sviluppo

La posizione espressa dall’associazione datoriale a poche ore dalla lettura da parte di Giuseppe Conte della lista dei ministri del nuovo esecutivo M5S-Pd: «La nostra agenda resta la stessa,indispensabile puntare ad avere un commissario di primo livello a Bruxelles»

4 settembre 2019
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1' di lettura

Il nuovo esecutivo «metta al centro della sua attenzione l’economia reale e mostri sensibilità ai temi dello sviluppo». In attesa dell’intervento alle Camere del premier incaricato Giuseppe Conte Confindustria in una nota esprime l’auspicio che il nuovo governo M5S-Pd punti sulla crescita.

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«La nostra agenda resta la stessa»
Confindustria sottolinea che l’agenda dell'Associazione «resta la stessa. È dal 2016 - si legge nel documento - che indichiamo in più crescita, meno deficit e meno debito pubblico i tre capisaldi di una politica economica capace di rimettere in moto il Paese tenendo i conti sotto controllo. È prioritario rilanciare gli investimenti in infrastrutture in Italia come in Europa superando ogni resistenza ideologica, intervenendo con misure anticicliche rese ancor più necessarie dal rallentamento della Germania e assicurando alle imprese un’indispensabile competitività di sistema».

PER SAPERNE DI PIÙ - I 29 punti del programma 

«Indispensabile commissario di primo livello a Bruxelles»
«L’Italia - proseguono gli industriali - dovrà svolgere un ruolo di primo piano in una nuova stagione riformista dell’Unione europea avendo cura di usare la crescita per ridurre le disuguaglianze e combattere la povertà. È indispensabile puntare ad avere un commissario di primo livello a Bruxelles e dirigenti di alta qualità. Valuteremo - continua la nota - i provvedimenti che saranno adottati nella consapevolezza che ci aspetta una manovra molto delicata e che il Paese ha un grande bisogno di reagire».

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