di Marcello Frisone
(Massimo Lovati / AGF)
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È ancora l’Italia ad aggiudicarsi un’altra grande competizione sportiva internazionale. Dopo 39 anni, infatti, si svolgerà a Roma (che ha ospitato anche i Mondiali di nuoto nel 2009) dall’11 al 21 agosto del 2022 la 36esima edizione dei Campionati europei di nuoto (incluso fondo e sincronizzato) e tuffi (anche dalle grandi altezze). Lo ha comunicato il 2 dicembre 2019 la Ligue europeenne de natation (Len, Lega europea di nuoto) che sancisce un ulteriore riconoscimento al mondo sportivo italiano dopo che il nostro Paese si è già aggiudicato diverse importanti competizioni internazionali quali:
- il Mondiale 2020 di Biathlon ad Anterselva;
- la partita inaugurale a Roma dei Campionati europei di calcio nel 2020;
- i Campionati mondiali 2021 di sci alpino a Cortina;
- i Mondiali 2021 di beach volleyball a Roma;
- le Atp finals dal 2021 al 2025 di tennis a Torino ;
- i Giochi olimpici 2026 Milano-Cortina.
Che cosa è la Len
La Lega europea del nuoto (dal francese Ligue européenne de natation) è la federazione continentale europea di governo e coordinamento degli sport acquatici nuoto, nuoto sincronizzato, tuffi e pallanuoto. È stata fondata a Budapest nel 1926. Alla Len sono affiliate 51 nazioni europee, incluse Turchia, Cipro, Israele e le repubbliche ex-sovietiche del Caucaso. La sua sede è stata a Roma fino all’aprile 2010, poi spostata a Lussemburgo fino a maggio 2015, e adesso a Nyon.
Dal 29 settembre 2012 la Len è presieduta dall’italiano Paolo Barelli, già presidente della Federazione italiana nuoto (Fin) e l’organo di governo della federazione, il bureau, è composto da 17 membri, ciascuno di differente nazionalità, anch’essi determinati tramite elezioni. Uno dei compiti del bureau è di nominare le commissioni tecniche per le varie discipline.
Una candidatura presentata nel 2018
La decisione della Len premia una candidatura nata nella primavera del 2018 con diversi obiettivi:
- riportare in Italia una manifestazione internazionale delle discipline acquatiche dopo i Mondiali di nuoto del 2009;
-promuovere ulteriormente le specialità natatorie coinvolgendo i migliori atleti europei, protagonisti ai Giochi olimpici di Rio de Janeiro del 2016 e ai Mondiali di Gwangju del 2019;
- alimentare la cultura dell’acqua e la prevenzione di incidenti per sommersione e annegamento attraverso la diffusione degli strumenti atti a vivere con responsabilità il mare che bagna gli 8.000 chilometri di coste del nostro Paese e gli specchi d’acqua e fluviali;
- utilizzare l’eredità impiantistica lasciata dai Mondiali del 2009, che insieme alle circa 1.500 società affiliate rappresentano i motori per l’incremento dell’attività di base e per la formazione di atleti di eccellenza.
Le reazione degli addetti ai lavori
«Siamo entusiasti, soddisfatti e pronti a raccogliere questa nuova sfida». Così il presidente della Federnuoto (e, appunto, della Len), Paolo Barelli ha commentato l’assegnazione degli Europei 2022 a Roma. «Ringrazio Governo, Comune, Regione e Sport e Salute, senza cui sarebbe stato impossibile presentare una candidatura sostenibile; la stampa che ci ha affiancato lungo il cammino e le società che sono gli artefici della crescita dei nostri praticanti e dei nostri successi internazionali e, dunque, della nostra credibilità».
Barelli ha sottolineato che «l’obiettivo è organizzare un evento che resti nella memoria della gente e degli appassionati, arricchisca la città di Roma, il territorio regionale e l’Italia dal punto di vista sportivo e, di riflesso, culturale, economico e infrastrutturale. Quale presidente della Len - ha continuato Paolo Barelli - desidero invece ringraziare le amministrazioni coinvolte per la candidatura espressa che copre tutti i punti richiesti dal bureau e consentirà alla lega europea e al movimento continentale di disputare il campionato presso una sede storica e prestigiosa dello sport ed estremamente turistica come Roma».
Il coinvolgimento di Governo e Campidoglio
«Una scelta - ha rincarato Vincenzo Spadafora, ministro per le Politiche giovanili e lo sport che inorgoglisce tutti noi e testimonia il ruolo sempre più da protagonista che l’Italia sta acquisendo nel mondo dello sport. Dopo 13 anni siamo riusciti a riportare nel nostro Paese una manifestazione internazionale delle discipline acquatiche. Sono certo - ha aggiunto Spadafora -che tutti gli attori coinvolti faranno un ottimo lavoro: Governo, Comune di Roma, Regione Lazio, Sport e Salute e la Federnuoto. Sarà un’edizione all’insegna della trasparenza e dell’ecosostenibilità, con il recupero delle strutture già esistenti che resteranno a disposizione del territorio dopo la fine delle gare. Adesso tutti al lavoro per rendere davvero indimenticabile questo evento».
«È una gran bella notizia per la città - ha detto la sindaca di Roma Virginia Raggi - e l’Italia. Roma ancora una volta vince e si conferma protagonista internazionale dello sport. Pensate, i Campionati europei torneranno in Italia dopo l’edizione del 1983. Ad agosto 2022 arriveranno nella Città Eterna 1.500 atleti da tutto il mondo per sfidarsi in appassionanti competizioni».
Marcello Frisone
Redattore
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