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Le chitarre che hanno fatto la storia del Rock & Roll al Met

di Riccardo Barlaam

Don Felder, chitarrista degli Eagles, suona “Hotel California” al Met

2 giugno 2019
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3' di lettura

NEW YORK - La Gibson “Diavoletto” con il doppio manico di Jimmy Page, il modello per i più precisi è l’Eds-1275 del 1971. La chitarra rossa con cui dal vivo nell'epoca d'oro dei Led Zeppelin, Page suonava l'arpeggio sulla dodici corde e poi, alla fine, l'assolo di Stairway to Heaven, uno dei più belli della storia del rock. La Fender Stratocaster nera di The Edge, chitarra con la quale il chitarrista degli U2 ha registrato tutte le tracce, sovrapposte, i suoni con il delay e i riff ripetuti dell'album The Joshua Tree. E ancora la chitarra di George Harrison nei primi anni dei Beatles gli anni del caschetto e dei cori delle ragazzine urlanti dei primi live che a vederla da vicino impressiona per la distanza delle corde dal manico di oltre un centimetro, così difficile da suonare, eppure efficiente nel suono all'epoca. La Martin di Elvis, la chitarra tutta incerottata di Van Halen , la Telecaster di Springsteen, la Jem di Steve Vai, il Sitar di Ravi Shankar, il primo synt con i cavi, che sembrava un armadio, di Keith Emerson. La semiacustica di Joni Mitchell e dei suoi lunghi capelli biondi. O One, la Stratocaster dello sfortunato guitar hero Stevie Ray Vaughan morto prima del tempo in un incidente su un elicottero. La GIbson Flying V con le corna di Jimi Hendrix, che lui stesso aveva dipinto in piena epoca psichedelica con smalti da unghie cangianti. L'elenco è ancora lungo.

Play it loud, le chitarre che hanno fatto la storia del Rock & Roll al Met

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La chitarra di Lennon. La Rickenbacker 512 a dodici corde del 1964 suonata da John Lennon nel 1964 durante le registrazioni di Hard Day's Night e Beatles for Sale e nella successiva stagione di concerti. La dodici corde di Rickenbaker aveva un raddoppio delle ottave nella corda doppia che caratterizzò il sound dei Beatles.
Alembic bass 8 strings Custom Explorer del 1976. Questo basso elettrico a otto corde usato da John Entwistle il bassista degli Who nei pezzi Trick of the Light (1978) e You (1981) e nel tour della band del 1979.
“Blackie”, Fender Stratocaster del 1956-57 utilizzata da Eric Clapton in studio e nei concerti negli anni Settanta e Ottanta
Cracked Mirror Iceman, Ibanez, 1979-1980. La chitarra con lo specchio rotto realizzata da Jeff Hasselberger del costruttore giapponese Ibanez per Paul Stanley. Il chitarrista dei Kiss la utilizzò nei concerti nel 1979-80 e ancora nel 1996-97.
Creswood, Epiphone, chitarra elettrica del 1961 suonata da Captain Kirk Douglas dei Roots. E acquistata in seguito da Prince, il chitarrista cantante di Minneapolis che la utilizzò spesso nei suo show.
Don Felder with EDS-1275 Double neck
EDS-1275 Double neck, Don Felder Guitar
Gibson Eds-1275 doppio manico del 1971. La diavoletto double neck dodici e sei corde utilizzata da Jimmy Page nei concerti dei Led Zeppelin per suonare la parte in arpeggio e l'assolo di Stairway to heaven
Martin D 18 del 1942, chitarra acustica utilizzata da Elvis Presley come strumento ritmico durante le sue sessioni di registrazione nei Sun Studios
F4B, basso in alluminio del 1995 prodotto da Born to Rock Design per la Steve Miller Band
Ibanez George Benson GB10NT, chitarra semiacustica del 1978 usata da Joni Mitchell (personalizzata con il suo nome in madreperla scritto sull'ultimo tasto della tastiera) nei tour alla fine degli anni Settanta e primi anni Ottanta.
Gold Baby Grand Piano prodotto da George Steck & Co. nel 1955. Il pianoforte dipinto di colore oro è stato lo strumento di casa del cantante Jerry Lee Lewis dal 1957 fino al 2017, pionere del R&R e del Rockabilly.
“Love Drops”, la Gibson Flying V di Jimi Hendrix utilizzata dal chitarrista tra il 1967 e il 1969 e dipinta dallo stesso Hendrix utilizzando smalti per unghie
Fender Bass VI del 1962, basso a sei corde dipinto dagli artisti olandesi Marijke Koger e Simon Postuma per Jack Bruce dei Cream
Gibson Les Paul Custom del 1960 usata da Jimmy Page. La chitarra fu rubata al chitarrista dei Led Zeppelin all'aeroporto di Minneapolis nel 1970 durante il tour americano. Page l'ha ritrovata nel 2015.
Lotus, chitarra acustica jumbo a 6 corde realizzata dal liutaio Tony Zemaitis per George Harrison
Sax alto Selmer Mark VI del 1954, lo strumento di Louis Jordan che suonò per Bing Crosby, Ella Fitzgerald e Louis Armstrong e Bill Haley alla fine dell'era dello swing e nei primi anni del rock and roll.
Sax Selmer Mark VI del 1967 suonato da Clarence Clemons in studio e live nei celebri soli di alcune hit di Bruce Springsteen come Jungleland e Thunder Road
Piano elettico Model 200 Wurlitzer, circa 1968-1974, utilizzato da Ian McLagan pianista dei Faces che suonò il piano elettrico anche in molti dischi dei Rolling Stones, tra cui l'album Some Girls del 1978 che conteneva Miss You.
Gibson J-45, 1943-1944, la chitarra acustica suonata da Buddy Holly negli anni della seconda guerra mondiale che ispirò Elvis Presley.
Gibson Les Paul Deluxe del 1975 usata da Pete Townshend il chitarrista dei Who, che venne distrutta durante un concerto all'Odeon di Hammersmith a Londra nel dicembre 1975. Restaurata nel 2002 dal liutaio Chris Mirabelle utilizzando per quanto più possibile il legno originale.
Bones prototipo di chitarra elettrica Jem del 1987 costruita da Performance Guitar per Steve Vai.
Il Sitar di Rikhi Ram Music, del 1960 circa, suonato da Ravi Shankhar musicista che negli anni Sessanta ebbe un grande influsso su John e Alice Coltrane e su George Harrison dei Beatles.
Gibson SG rotta, del 1973. Il chitarrista degli Who Pete Townshend spaccò questa chitarra durante un photo shoot di Annie Liebovitz intitolato “How to Launch Your Guitar in 17 Steps”. Questa scultura è il risultato di quello che è rimasto di quella performance
Chitarra elettrica di Ernie Ball Music Man del 2017 disegnata da St Vincent e utilizzata dalla cantante durante i concerti del Masseduction tour nello stesso anno
Gibson Les Paul Tv Special di Steve Miller, il chitarrista leader dell'omonima band. Un modello che lui ha utilizzato durante i concerti negli anni Settanta che era stato dipinto dal artista di tavole da surf Bob Cantrell.
Gibson Les Paul Tv Special di Steve Miller, il chitarrista leader dell'omonima band. Un modello che lui ha utilizzato durante i concerti negli anni Settanta che era stato dipinto dal artista di tavole da surf Bob Cantrell.
Fender telecaster del 1954 suonata da Jeff Beck
Contrabasso del 1957 suonato dal bassista James Jamerson dal 1957 al 1961 negli anni in cui incise con John Lee Hooker. In seguito negli anni della Motown e con The Funk Brothers, Jamerson passo al Fender Precision Bass solid body.
Continental, organo elettrico Vox del 1964-65, lo strumento suonato da Ray Manzarek dei Doors che caratterizzò il sound della band di Jim Morrison alla fine degli anni Sessanta.
Warloch, chitarra elettrica B.C Rich del 1980 usata da Max Cavalera il chitarrista dei brasiliani Sepultura
Wolf, la chitarra realizzata dal liutaio Doug Irwin nel 1973 per Jerry Garcia dei Greateful Dead
Blade Runner X 100, chitarra del 1985-1986 realizzata da David Andrews Guitars, Cohoes e Guild per Joe Perry il chitarrista solista degli Aerosmith
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Il Metropolitan Museum of Art di New York fino a ottobre ospita “Play It Loud: Instruments of Rock & Roll”. Una mostra di chitarre, tastiere, batterie, bassi originali. Strumenti musicali che fanno parte dell'immaginario collettivo di tutti noi, appartenuti a rockstar che con la loro musica hanno influenzato e modificato la cultura e i costumi dagli anni Sessanta, uno dei più importanti movimenti artistici del ventesimo secolo. La mostra è spettacolare. Perché ripercorrerla è come tornare indietro nel nastro della nostra infanzia. Sono raccolti circa 130 strumenti usati da 80 musicisti. Quattro generazioni di artisti che hanno creato una forma di espressione, il Rock, che continua a evolversi ma che probabilmente in quegli anni ha avuto il suo apice. Il curatore della mostra, Jayson Kerr Dobney, assieme a Craig Inciardi della Rock & Roll Hall of Fame hanno impiegato cinque anni di tempo per realizzare il loro progetto e raccogliere tutti gli strumenti originali esposti, molti dei quali prestati dagli stessi musicisti. Come è per le chitarre di Jimmy Page. O prestate dagli eredi, come nel caso della Rickenbacker 512 nera a dodici corde di John Lennon concessa da Yoko Ono.

All'inaugurazione della mostra è intervenuto Don Felder, chitarrista degli Eagles. Autore di uno dei più noti “solo” della storia, quello di Hotel California. Per salutare i presenti, Felder ha indossato la sua Gibson bianca a doppio manico EDS-1275 come ai vecchi tempi.

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Ha attaccato il jack, alzato il volume e… ha cominciato a suonare la traccia dell'arpeggio di Hotel California sulla dodici corde, un giro di accordi… e poi è partito con l'assolo. I capelli sono diventati bianchi. Ma le dita suonano e spingono le corde come allora. Applausi. E un magone così.

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