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Mediaset: Tribunale deciderà a fine gennaio sul riassetto in Olanda

di Andrea Fontana

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Progetto Olanda per Mediaset: è il primo passo per la creazione di un gruppo pan-europeo

Progetto Olanda per Mediaset: è il primo passo per la creazione di un gruppo pan-europeo

Bisognerà aspettare fino al 21 gennaio per capire se il progetto di Mediaset di fondersi con la sua controllata spagnola e traslocare nei Paesi Bassi potrà andare avanti: la richiesta cautelare di bloccare l'operazione verrà valutata dal Tribunale civile di Milano solo dopo la nuova assemblea di Cologno Monzese che delibererà su alcune modifiche allo statuto della società olandese

9 dicembre 2019
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2' di lettura

Il riassetto Mediaset in Olanda è sospeso fino al prossimo 21 gennaio: nel frattempo Cologno Monzese riunirà di nuovo i propri azionisti per alcune modifiche all'operazione che potrebbero permetterle di sbloccare lo stallo giudiziario con Vivendi. Dopo quella data infatti è probabile che il Tribunale civile di Milano si pronunci definitivamente sul ricorso cautelare con cui i francesi hanno chiesto di bloccare la fusione di Mediaset e Mediaset Espana. In Borsa sono deboli i titoli Mediaset sia a Piazza Affari sia a Madrid.

Nuova udienza il 21 gennaio: poi attesa decisione su reclamo Vivendi
La giudice Elena Riva Crugnola del Tribunale civile di Milano, sezione Imprese, ha sciolto la riserva sul caso Vivendi-Mediaset sospendendo l'operazione MediaForEurope fino al 21 gennaio prossimo, data in cui è stata fissata alle ore 13 una nuova udienza. E' quanto appreso da Radiocor da fonti legali. La data scelta dalla giudice non è casuale: il 10 gennaio è infatti convocata una assemblea degli azionisti di Mediaset per modificare lo statuto della holding olandese MediaForEurope, nel quale si fonderanno sia Mediaset sia Mediaset Espana, in modo da correggere i punti contestati dal gruppo francese.

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Le richieste francesi: stop a MFE e parola alla Corte Ue
Nell'udienza in Tribunale di venerdì 6 dicembre, Vivendi e Simon Fiduciaria (assistite da Giuseppe Scassellati Sforzolini e Ferdinando Emanuele per Vivendi e da Enrico Castellani per Simon) chiedevano una decisione sull'impugnazione del progetto Mfe con una sospensione "tout court" del progetto Mfe. In via subordinata, i legali di Vivendi hanno chiesto che la decisione attenda anche la pronuncia della Corte di Giustizia
Europea a cui Vivendi si e' rivolta contestando la compatibilità con le norme comunitarie dell'articolo 43 del Testo unico sul sistema radio-televisivo: in base a questo articolo, l'Agcom aveva imposto a Vivendi di decidere se ridurre la propria partecipazione sotto il 10% in Mediaset, o in alternativa in Telecom Italia, innescando successivamente il passaggio delle quote eccedenti il 9,9% del Biscione a Simon Fiduciaria.

Le richieste italiane: ok a modifiche su MFE e Simon non vota
Mediaset invece chiedeva di rimandare la decisione a dopo l'assemblea del 10 gennaio per prendere atto delle modifiche statutarie che dovrebbero sanare le contestazioni avanzate da Vivendi. Dall'assemblea quasi certamente resterebbe ancora esclusa dal voto Simon Fiduciaria: i legali di Mediaset-Fininvest - Sergio Erede e Carlo Montagna per il gruppo tv insieme a Gian Michele Roberti e Guido Bellitti dello studio EJC-Roberti mentre Giordio De Nova rappresenta la holding Fininvest - hanno infatti ribadito in udienza che la questione è già stata affrontata dal Tribunale civile di Milano, richiamandosi a quanto deciso dalla giudice Daniela Marconi nei mesi scorsi nel rigetto di una precedente richiesta cautelare di Simon Fiduciaria.

(Il Sole 24 Ore Radiocor)

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