di Monica Melotti
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Sono tornati il colore e la voglia di truccarsi. Dopo stagioni di minimalismo, di no make up, la Milano Fashion Week dedicata alla prossima primavera-estate 2020, che si conclude oggi, ha riservato al make up un posto d'onore. Un' ulteriore affermazione per le donne, in un momento dove si parla di empowerment femminile, di voglia di essere più forti e libere, il trucco serve anche a mandare messaggi simbolici.
«La sua funzione non è più quella di rendere più carine le donne, ma è un mezzo per affermare la propria personalità - dice Michele Magnani, global senior artist Mac Cosmetics, brand che ha firmato diverse sfilate -. In passarella abbiamo visto make up “importanti”, non omologati, ma che si adattano alla personalità della donna. Gran ritorno dell'eyeliner, non più ad ala di gabbiano ma rivisitato in stile punk, una linea dritta come si usava negli anni 80 per ricordarci che le donne sono delle guerriere che ogni giorno devono affrontare delle sfide. Labbra protagoniste, esaltate da rossetti bold, nei colori: rosso, borgogna, arancione, oppure illuminate da glitter. Il glitter è anche protagonista degli occhi, sottolinea l'angolo interno dell'occhio, ravviva i colori pastello degli ombretti, come il turchese, il verde, il pesca».
E aggiunge: «Gran ritorno anche del fard, ma con una funzione seconda pelle, dall'allure rosata-trasparente, che non macchia ma regala l'effetto “sun kissed” per una donna reale e non virtuale, meno Instagram addicted per intenderci. L'aspetto che ogni volta mi sorprende di più è la tecnologia dei prodotti, texture sempre più performanti che danno un comfort estremo, alleati preziosi per le donne che devono essere a posto per tante ore al giorno».
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Gli occhi magnetici
Gli eyeliner ricoprono un ruolo di primo piano. Da Versace domina il trucco pop, il colore non si posa sulla palpebra, ma la guru Pat Mc Grath, l'ha applicato appena sopra all'eyeliner nero esaltato da ciglia extralong. Da Bluemarine l'eyeliner è straight, un po' effetto punk, da Dolce&Gabbana l'eyeliner diventa retrò anni 50 mentre da Max Mara diventa molto sottile e viene dato più spazio all'ombretto chiaro sfumato fin sotto l'arcata sopraciliare con una cornice di maxi ciglia nere.
Il mascara diventa, invece, marrone da Alberta Ferretti, per contornare una palpebra effetto taupe. Dominano gli ombretti pastello, che ricordano l'effetto piscina, sono stati intercettati da Iceberg abbinati ad applicazioni metal, da Salvatore Ferragamo, con nuance azzurro cielo, rosso indaco e verde mela e da Borbonese, colori sorbetto per illuminare lo sguardo.
Da Moschino un omaggio a Picasso, interpretato del guru Kabuki per Mac Cosmetics: un cat eye nero grafico e sottile che dalla palpebra superiore si congiunge all'inferiore, fino a formare un angolo allungato, una sorta di occhi grandi alla Picasso senza mascara ma con sopracciglia strong.
Labbra sensuali abbinate a un tocco di fard
Rossetto superstar, non il classico rosso, ma diverse sfumature accese declinate nelle texture matte e shimmer. L'ha scelto a sorpresa Pat Mc Grath per Prada che, oltre a un trucco nude abbinato al rossetto rosa, firma della maison, ha proposto un trucco intenso con sopracciglia ossigenate e un rossetto rosso deciso.
Il rossetto bold è stata la scelta di molti stilisti: rosso borgogna scuro da Max Mara, bordò da Jil Sander, rosso intenso da Moschino e da Dolce&Gabbana. Bello il beauty look di Vivetta realizzato con prodotti Clinique con labbra “mismatched”, ovvero due colori di rossetto, rosso e arancione, leggermente glitterate.
Labbra impalpabili, invece, da Emporio Armani, la guru Linda Cantello ha scelto un touch di colore delicato sia per labbra che per le palpebre, usando il medesimo rossetto da stemperare con le dita. Anche da N°21 la bocca è leggera, simile un petalo di fiore esaltata da una goccia di lipgloss aranciato trasparente. Messo da parte il contouring eccessivo degli anni passati, il viso riscopre la bellezza del fard che scalda leggermente il viso per rinfrescare la pelle.
È stato intercettato da Alberta Ferretti, leggermente bronze per un tocco di abbronzatura, da Emporio Armani per un effetto glow, da Antonio Marras per una pelle fresca e radiosa, da Stella Jean, che ha voluto rendere omaggio alla comunità Kalash, un'antica popolazione che vive al confine con l'Afghanistan, dove i punti rossi sulle guance, segno distintivo della tribù, ricordano le “pommette” sulle guance.
Hairdo
Non c'è stato un fil rouge, in passerella hanno sfilato tagli e colori di tutti i tipi. A partire dai bob e caschetto, declinati nelle tonalità castani caldi, biondo miele e rosso ginger, avvistati da Alberta Ferretti leggermente mossi e da Versace con effetto wet look.
L'effetto bagnato piace anche ad Ermanno Scervino che ha modellato lo chignon e il ciuffo, a Cividini dove i capelli lisci, con la riga di lato, sono ancora più appiattiti dal gel. Capelli ravvivati da pennellate di verde, blu, giallo e rosso fuoco da Moschino, chignon pieni e rotondi dietro al collo realizzati da Julien d'Ys hairstylist per ghd, un omaggio alle ballerine di flamenco e ai quadri molto colorati di Picasso.
Trecce doppie ben tirate, le “boxer braids”, con riga in mezzo, da Max Mara che danno grinta alle guerriere urbane. Trecce anche da Antonio Marras, doppie, corpose e lucenti, chiuse da una strisciolina di tessuto per una moderna principessa jap. Da Bluemarine le modelle sfoggiano capelli sleek e liberi, con le ciocche frontali aderenti alle tempie per far risaltare lo sguardo, un hairdo realizzato da Davide Diodovich, capo del team Wella Professionals.
Capelli lungi mossi, ispirazione Seventies da Missoni, resi più vaporosi dalla tecnologia Airwarp Dyson. Un twist allegro e mediterraneo da Dolce&Gabbana, il ciuffo e il torchon sono fermati dal nodo di un foulard o da un fiore/foglia extra large.
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