di Marta Casadei
Fashion Pact group (foto di Emanuele Scorcelletti)
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Il Fashion Pact si rafforza con 24 nuovi firmatari arrivando a 56 aziende e un totale di 250 marchi internazionalei rappresentati.
L’accordo è stato presentato da François-Henri Pinault durante G7 di Biarritz, a fine agosto, e impegna le imprese internazionali del tessile moda ad agire in modo efficace per la tutela della biodiversità, degli oceani e per arginare il cambiamento climatico.
A sollecitare questo schieramento internazionale delle aziende del settore moda è stato il presidente francese Emmanuel Macron: è lui ad aver dato al presidente e ceo del gruppo Kering l’incarico di riunire i “big player” (e non solo) della filiera tessile-moda in un patto transnazionale.
Tra i nuovi ingressi, che sono stati annunciati in occasione dalla prima “riunione” dei firmatari, tenutasi a Parigi, ci sono realtà molto diverse tra loro: da Auchan retail a Mango, da Decathlon a Farfetch. Non mancano le imprese italiane come Geox e Calzedonia Group.
La prima sessione operativa di questa alleanza internazionale ha permesso ai firmatari del patto di delineare la governance del Fashion Pact, l’organizzazione del lavoro tra i membri della coalizione e gli obiettivi concreti degli impegni presi dai firmatari. Il primo resoconto dell’attività sarà presentato a settembre 2020.
Marta Casadei
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