di Filomena Greco
(EPA)
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Il mercato europeo dell’auto chiude con un balzo a dicembre, +21,4% nei paesi dell’Unione europea e dell’Efta, e porta il risultato dell’intero anno a quota 15 milioni e 805.752 nuove autovetture, l’1,2% in più rispetto al 2018. La performance del mese di dicembre nasce da un duplice fattore, una giornata lavorativa in più e la pressione delle case automobilistiche per favorire la vendita di auto con basse emissioni di CO2 che avrebbero potuto incidere negativamente sulle vendite del 2020.
Nell’area europea comunque 20 mercati su 31 hanno chiuso un anno con immatricolazioni in crescita rispetto al 2018 mentre il mese scorso l’unico paese a fare eccezione è stata la Norvegia che ha accusato un calo del 9,7%. Per l’Europa, dunque, si tratta di un risultato comunque vicino al dato del 2007, ultimo anno prima della crisi economica, con un gap dell’1,24%, pari a poco meno di 200mila unità. Lontano da questo risultato invece resta l’Italia che ha chiuso il 2019 con volumi in lievissima crescita ma sconta oltre 500mila autovetture in meno sul mercato rispetto al 2007.
Volkswagen, che ha chiuso l’anno con una quota di mercato in crescita, al 24,5%, si conferma il primo gruppo automobilistico in Europa con oltre 3,8 milioni di auto vendute, il 3,3% in più del 2018, con Seat come brand con la crescita più vivace, +12,2%. Il Gruppo Psa e Fca chiudono l’anno con volumi in calo rispetto al 2018 e una quota di mercato rispettivamente del 15,6 e del 6%. Jeep mantiene i volumi rispetto all’anno precedente e Lancia è l’unico brand del Lingotto a crescere, +20,6%. A condizionare la performance dei francesi, invece, è il calo delle vendite di Opel, -7,8% in un anno.
Renault cresce nel 2019 di quasi un punto percentuale grazie a Dacia ma sconta un calo in capo ai marchi Renault e Lada. Cresce Hyundai, del 2,8%, e conquista il quarto posto per volumi, con un piccolo vantaggio rispetto a Bmw Group (+1,4% sul 2018) e al Gruppo Daimler, che archivia un mese positivo e anno con immatricolazioni in crescita del 4,8%grazie ai due brand della casa: Mercedes (+3,5%) e Smart (+15,8%). Segue Ford, con 965mila immatricolazioni, in calo dell’1,5% sull’anno precedente. Infine Toyota, +4,8, a fronte di Nissan che invece cala del 20%.
La nota di Fca
In una nota Fca spiega che nel 2019 le vendite in Germania sono aumentate del 4,4% e la quota di mercato è pari al 3,1%. Il gruppo ottiene «ottimi risultati» a dicembre in Spagna (+23,3% e quota in crescita al
4,3%), in Germania (+29,6%) e soprattutto in Francia (+35,6% e
quota al 3,9%). Risultati positivi per numerosi modelli con crescite nell'anno per Fiat Panda e Jeep Renegade, Cherokee e Wrangler e a dicembre per le Fiat 500, Panda, Tipo, 500X, 500L, Doblò, Qubo e per Alfa Romeo Stelvio.
Nel 2019 il brand Fiat - spiega la nota - immatricola poco
meno di 660 mila vetture per una quota del 4,2%. Le vendite di
Fiat Panda nel 2019 (oltre 185.100) aumentano del 9,2% rispetto
all’anno precedente, per una quota del 14,4% che la conferma
leader di segmento. Alle sue spalle la 500, che con 12.400
registrazioni nel mese migliora le vendite del 20,5%. Le
immatricolazioni Alfa Romeo in crescita a dicembre (oltre 4.100,
+1% rispetto a un anno prima) - sottolinea Fca - fanno ben
sperare per l’inizio del 2020, soprattutto grazie alla Stelvio
che nel mese incrementa le vendite del 30%. Nell’anno le Alfa
Romeo registrate sono quasi 53.900 e la quota è allo 0,3%.
Sempre sopra le 167 mila unità le vendite di Jeep nell’anno che,
dopo le forti crescite degli anni scorsi, si conferma ai massimi
livelli mai raggiunti in Europa. La quota nel 2019 è dell’1,1%.
Le vendite di Lancia nel 2019, quasi esclusivamente in Italia,
sono 58.900, in crescita del 20,6% rispetto al 2018 e quota
dello 0,4% (+0,1%).
Le cinque major
Sul mercato europeo, comunque, si conferma la centralità dei cinque major market, in grado di assorbire oltre il 70% delle immatricolazioni. La Germania in particolare ha messo a segno una crescita delle immatricolazioni da gennaio del 5% – del 19,5% nel mese di dicembre – con oltre tre milioni e mezzo di auto vendute, il miglior risultato degli ultimi venti anni dopo quello del 2009, fa notare il Centro Studi Promotor di Gian Primo Quagliano, sostenuto da bonus aziendali. Cresce nel mese, del 3,4%, anche il Regno Unito, ma mette in archivio il terzo anno di calo di immatricolazioni, del 2,4%, come la Spagna che registra nel 2019 -4,8% nell’andamento delle immatricolazioni.
Per approfondire:
● Auto, come funzionano le vendite forzate per evitare le multe Ue
● Immatricolazioni in Italia: balzo del 12,5% a dicembre e recupero su livelli dell'anno scorso
● Germania, auto indietro di 23 anni: produzione ai minimi dal 1996
● Immatricolazioni in Europa, Fca sconta il calo di Alfa - Psa zavorrata da Opel
Filomena Greco
redattrice
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