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Il M5S cambia le leve del comando: un consiglio ristretto per la nuova fase

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(IMAGO ECONOMICA)

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Il leader Luigi Di Maio pensa a una rifondazione del Movimento da portare agli Stati generali di marzo

19 gennaio 2020
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1' di lettura

Un comitato per condividere successi e sconfitte. Una nuova guida per suddividere collegialmente le responsabilità e ridisegnare un nuovo Movimento. Sarebbe questa la sfida del leader dei 5 Stelle Luigi Di Maio da portare agli Stati generali dei pentastellati in programma nel mese di marzo. Di Maio sa che ormai la galassia grillina è cambiata e per questo le diverse anime che oggi sono nel Movimento vanno coinvolte. Il leader da solo non basta più e per questo occorre, secondo il capo politico dei 5Stelle, un collegio in grado di coinvolgere il maggior numero possibile degli esponenti di spicco del Movimento.

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Nessun ritorno al direttorio
Come nelle migliori tradizioni dei partiti e movimenti politici italiani anche il Movimento 5 Stelle ha iniziato a misurarsi con il cosiddetto fuoco amico. Tra documenti e fuoriuscite che si susseguono una dietro l’altra l’attuale leader pentastellato è rimasto più volte solo a dover dare risposte sul territorio per difendere l’operato di Governo targato 5 Stelle. L’idea , dunque, sarebbe quella di procedere a un ripensamento del Movimento che vada oltre le parole d’ordine dell’antipolitica e che guardi più al mondo ecologista e alla sostenibilità socio-economica del Paese. Per rielaborare questi nuovi contenuti e darsi nuovi obiettivi sarà neccessario rioganizzarsi con un comitato in grado di guidare i grillini alla fase due del Movimento.

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