Tecnologia
Pubblicità

Tecnologia

L’odore dei soldi nell'antica Pompei

L’odore dei soldi nell’antica Pompei

13 novembre 2019
Pubblicità

1' di lettura

Pompei, come tante altre città dell'impero romano, viveva di traffici commerciali e di attività produttive. Generare ricchezza, soldi, valore, aveva anche un “effetto collaterale”, se così possiamo dire: l'odore; il sudore degli schiavi, gli escrementi degli animali, la puzza di solventi come l'urina... il nostro naso di uomini del terzo millennio d.C. farebbe molta difficoltà a respirare per le strade di una qualsiasi località del mondo romano. Ma ovviamente non tutti gli odori emanati dalle attività produttive erano sgradevoli; il pane appena sfornato era delizioso da annusare e i profumi creati dalle abili mani degli artigiani usando fiori ed erbe erano una gioia per le narici! Come ci ricorda Jean Giono: «Gli Dei creano gli odori, gli uomini fabbricano i profumi». La lunga collaborazione fra Nicola Barile e il Cnrs-Centre Jean Bérard (e i direttori che si sono succeduti, Jean-Pierre Brun e Claude Pouzadoux) ha dato origine a questo originale racconto-documentario che tratta il tema dell'odore generato dalle attività produttive nell'antica Pompei. E ne valeva la pena, perché, come ci ricorda il poeta Edward Thomas: «Il passato è l'unica cosa morta che ha un dolce odore».

Riproduzione riservata ©
Pubblicità
Visualizza su ilsole24ore.com

P.I. 00777910159   Dati societari
© Copyright Il Sole 24 Ore Tutti i diritti riservati
Per la tua pubblicità sul sito: 24 Ore System
Informativa sui cookie  Privacy policy